In Normandia a bordo delle jeep 1.640 km per celebrare il D-Day

Protagonisti 52 soci dell’associazione “Cingoli e ruote per conoscere la storia” Hanno partecipato alle spettacolari rievocazioni dello sbarco del 6 giugno 1944



Dal Friuli fino in Normandia, per celebrare il D-Day, partecipando a una lunga serie di rappresentazioni storiche e cerimonie: un modo spettacolare (considerando anche la portata degli eventi realizzati e, soprattutto, il numero di persone e mezzi coinvolti) per ricordare i 75 anni trascorsi da quel 6 giugno del 1944, il giorno in cui iniziò la battaglia più significativa (e decisiva) della Seconda guerra mondiale.

Rappresentazioni sulle quali ha sventolato anche la bandiera del Friuli, grazie ai 52 soci dell’associazione “Cingoli e ruote per conoscere la storia” che, nei giorni scorsi, si sono dati appuntamento alla caserma Sante Patussi di Tricesimo – luogo in cui lavorano incessantemente per la realizzazione del museo di mezzi dinamici militari – per partire alla volta della Francia, dove si sono appunto tenute le celebrazioni-rievocazioni dello sbarco in Normandia, l’invasione via mare (e cielo) che costituì il primo passo verso la sconfitta della Germania nazista. Eventi capaci anche quest’anno di attirare migliaia di turisti, ma anche autorità civili, religiose, appassionati e curiosi da tutto il mondo. E così il 6 giugno, giornata in cui si è ricordata l’operazione (nome in codice Neptune) che mise in ginocchio le armate e la follia di Hitler.

La maggior parte del gruppo era partito martedì scorso, ma un paio di temerari si era mosso in viaggio anche prima, a bordo dei mezzi militari d’epoca, con destinazione Utah Beach, una delle spiagge della Normandia dove lo scontro fu più cruento. Altri, invece, hanno viaggiato con mezzi di trasporto più comodi per raggiungere auto e camion militari che erano stati precedentemente spediti dal Comune friulano. «Ci siamo fatti trovare pronti per questo evento così importante per la storia dell’Europa e del mondo – racconta Alessandro Mindotti, presidente della Onlus -. Tre Jeep, modello Willys, hanno percorso 1.640 chilometri per non mancare al primo appuntamento, fissato proprio a Utah Beach. Da lì ci siamo mossi anche a Omaha, Juno, Gold, Sword, luoghi in cui si è fatta la storia con l’arrivo degli americani, dei canadesi e degli inglesi. Punti lungo la costa in cui abbiamo avuto il piacere di dialogare anche con alcuni reduci, ormai 95enni, che non hanno mai dimenticato quanto accaduto in quei luoghi e il conflitto mondiale che ancora portano nel cuore e che, nonostante la veneranda età, non hanno voluto mancare alle celebrazioni per ricordare i compagni caduti in guerra e la liberazione dell’Europa. Alcuni di loro si sono addirittura lanciati, probabilmente per l’ultima volta, in paracadute (in tandem) a Peges Bidge. Momenti indelebili, che porteremo per sempre noi».

I mezzi che da Tricesimo hanno sfilato alle celebrazioni in totale sono una quindicina tra jeep, Dodge, camion Gmc, moto Bsa inglesi. «Un’esperienza fantastica – conclude Mindotti –, alla quale hanno partecipato alcuni dei nostri soci che hanno raggiunto la Normandia a loro spese, spinti da una grande passione per la storia». —

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