In parrocchia cucinano i richiedenti asilo

AVIANO. Sarà un gruppo di richiedenti asilo a cucinare per il pranzo comunitario della parrocchia di San Zenone di Aviano, in programma domenica in occasione della “Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati”. Ai fornelli delle cucine dell’oratorio si metteranno i rifugiati per preparare i loro piatti tipici. Per il secondo anno la giornata viene celebrata con la loro partecipazione. Sono circa 150 quelli ospitati ad Aviano in due strutture ricettive e in alcuni appartamenti, tutti messi a disposizione da privati.
«La Chiesa – afferma il parroco don Franco Corazza – ci propone una giornata per sensibilizzarci a queste problematiche. L’immigrazione è un fatto ormai normale, non più una eccezione». E’ prevista la celebrazione della messa in duomo, cui sono invitati tutti i cristiani che vivono nelle parrocchie di Aviano. Un rappresentante di ogni etnia reciterà una preghiera nella propria lingua. «Al termine – prosegue il parroco – ci sarà con loro e con i richiedenti asilo ospiti nelle strutture di Aviano un pranzo». Saranno preparati piatti tipici delle diverse zone di origine dei profughi, ma che si adattano anche ai palati italiani, come riso e pollo. L’invito è a partecipare «per un senso di accoglienza e di fraternità».
Già lo scorso anno la giornata aveva visto la presenza di un gruppo di richiedenti asilo, nell’ambito di una serie di iniziative organizzate dalla parrocchia in favore degli stranieri. Aviano è uno dei Comuni con il più alto numero di stranieri ospitati: segue soltanto Pordenone con 350. Sono persone in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico o che hanno fatto richiesta di protezione internazionale e che aspettano la decisione della competente commissione di Gorizia. Una presenza che ormai è diventata una costante dal momento che ci sono strutture private che vengono messe a disposizione dei soggetti che gestiscono il soggiorno in provincia di Pordenone.
Nelle scorse settimane, il prefetto di Pordenone Maria Rosaria Laganà con una lettera, in risposta a un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale, aveva annunciato la volontà di ridurre la pressione, trasferendo una parte di questi stranieri in altre località. Ma di fatto il loro numero non è diminuito dopo i trasferimenti che erano stati disposti la passata estate. L’ultima stima di qualche settimana fa del Comune indicava in 148 i richiedenti asilo ospitati nelle diverse strutture. Stranieri che la parrocchia di Aviano e un gruppo di volontari ha cercato di coinvolgere in diverse iniziative. Tra queste anche corsi di italiano.
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