In pensione 2 dottori Scatta la “corsa” al medico di base

CORDENONS. Due medici di medicina generale nel Comune di Cordenons hanno chiesto di essere collocati in pensione e i loro assistiti sono stati invitati a effettuare la scelta di un nuovo medico...
Di Donatella Schettini

CORDENONS. Due medici di medicina generale nel Comune di Cordenons hanno chiesto di essere collocati in pensione e i loro assistiti sono stati invitati a effettuare la scelta di un nuovo medico curante agli sportelli amministrativi dell’Azienda sanitaria di Villa Carinzia a Pordenone, dove è esposto l’elenco dei medici che possono acquisire nuovi assistiti.

A settembre dello scorso anno ha cessato il servizio Franca Errani e a fine mese andrà in pensione la dottoressa Carla Raffin.

«Secondo la normativa nazionale – dice il responsabile del Distretto urbano, il dottor Mauro Marin –, i medici di medicina generale possono acquisire al massimo fino a 1500 assistiti, con una deroga ulteriore del 5 per cento (quindi, 1575) per il ricongiungimento di familiari in carico allo stesso medico curante. I medici che hanno raggiunto il massimale di scelte non possono acquisire nuovi pazienti finchè non si riducano i loro assistiti in carico per trasferimento, decesso o cambio medico».

A Cordenons ci sono solo due medici in attività che non hanno raggiunto il massimale e che quindi possono acquisire nuove scelte di assistiti. Ma entro due mesi si inserirà un terzo nuovo medico e entro 6 mesi un quarto per concorso pubblico, in sostituzione dei due medici collocati in pensione.

«Così – aggiunge Marin – verrà ampliata la possibilità di scelta del medico da parte dei cittadini nel comune di residenza».

Gli assistiti possono scegliere un medico anche nei comuni limitrofi al proprio di residenza, purchè acconsenta e non abbia raggiunto il numero massimo di pazienti. La scelta può essere anche temporanea ed è sempre facoltà del cittadino cambiare medico per ragioni di fiducia o anche di semplice convenienza, come ad esempio comune la maggiore vicinanza dell’ambulatorio del medico scelto alla propria abitazione. I medici di medicina generale di norma lavorano in associazione con altri colleghi e in tal caso l’assistito in caso di necessità ha diritto di accedere anche agli ambulatori dei colleghi con i quali il proprio medico è associato.

«I cittadini che hanno bisogno frequente di ricorrere all’assistenza del medico curante possono effettuare subito il cambio scegliendo tra i medici che possono acquisire nuovi pazienti – conclude Mauro Marin –. Chi ha necessità assistenziali attuali possono anche attendere il prossimo inserimento previsto dei nuovi medici per poter scegliere in un elenco più ampio di professionisti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto