In Valcanale resta Mario, unico benzinaio per il servito

Sarà perché, negli anni e senza il carburante “super agevolato” in vigore molti anni fa, la concorrenza degli Stati vicini ha messo in difficoltà i benzinai locali, ma oggi l’unica stazione di servizio a resistere è quella con l’insegna Agip Eni, in via Armando Diaz

TARVISIO. Da tre a uno. È la parabola che ha interessato i distributori attivi con il “servito”, cioè con un addetto al rifornimento, a Tarvisio. Sarà perché, negli anni e senza il carburante “super agevolato” in vigore molti anni fa, la concorrenza degli Stati vicini ha messo in difficoltà i benzinai locali, ma oggi l’unica stazione di servizio a resistere è quella con l’insegna Agip Eni, in via Armando Diaz.

Qui, il gestore Mauro Collini ha rilevato l’attività da un paio di anni e la conduce assieme a un dipendente, quest’ultimo proprio con un passato di imprenditore in prima persona in un’altra stazione di rifornimento.

Naturale che, con i prezzi di benzina e gasolio più competitivi di Austria e Slovenia, sia necessario fornire ulteriori servizi: e infatti alla Agip, oltre a rifornirsi, è possibile anche usufruire del cambio gomme e dell’officina. In periodi nei quali, almeno a Tarvisio, sentirsi chiedere un “pieno” è molto difficile, offrire un ventaglio di possibilità più ampio agli automobilisti è l’unico modo per rimanere a galla.

Fino a poco meno di un anno e mezzo fa era aperto anche il distributore a marchio Esso, sempre in via Diaz. Gestito per molto tempo da Giancarlo Monego, attuale collaboratore proprio di Collini, ha chiuso i battenti con il “servito” alla fine del 2017, quando l’ultimo gestore ha preferito intraprendere un’altra attività lavorativa. Da allora, le pompe di rifornimento sono rimaste operative unicamente in modalità self service.

Chiusa da tempo anche la terza stazione, attiva a lungo con il marchio Shell e situata in via Alpi Giulie: dopo essere rimasta attiva con l’insegna H6 e Repsol, anche questa soltanto con la possibilità di servirsi da soli per tutte le 24 ore, l’area è ora definitivamente transennata. Una spia di quanto la concorrenza con Austria e Slovenia possa rivelarsi dura da sostenere. —


 

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