Inaugurata l’edizione numero 13 di Gusti di frontiera
GORIZIA. Un taglio del nastro all’insegna della partecipazione, con la calamitante presenza di un noto volto televisivo come quello dello chef Alessandro Borghese, quello per la 13esima edizione di Gusti di frontiera in piazza Sant’Antonio.
Prima di lui, tra i tanti saluti delle autorità, è rimbalzata una parola: qualità. Infatti, se a detta di tutti ormai la manifestazione numericamente non può più crescere, molto rimane da fare per spingere sempre di più sulla ricerca dei prodotti migliori, che sappiano mettere in luce i tanti elementi di una cucina locale che è regionale, friulana, centroeuropea, goriziana e molto altro.
L’inaugurazione si è aperta con i discorsi del sindaco Ettore Romoli, che ha salutato la manifestazione come uno dei punti di riferimento enogastronomici regionali.
Sul palco anche la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani, a cui è spettato un discorso che ha fatto eco a quello del primo cittadino.
Riassumendo le loro parole, quello che rimane da fare è convincere le persone a tornare a Gorizia e puntare, sempre di più, su un turismo che negli ultimi due anni in città è fortemente cresciuto.
Hanno portato un loro saluto anche il presidente della Fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza, il presidente della Camera di commercio, Gianluca Madriz e il vice sindaco di Nova Gorica, Ana Zavrtanik, che ha parlato, oltre del fatto che gli sloveni amano Gorizia e in particolare certe zone storiche come via Rastello, anche di estendere ulteriormente a Est la manifestazione.
«Oggi ho sentito che ormai Gorizia è diventata piccola per Gusti di frontiera. Speriamo di allargarla ulteriormente oltreconfine», ha infatti affermato.
Dopo il taglio del nastro un breve discorso è toccato ad Alessandro Borghese che ha parlato della cucina come di «un atto d’amore che facciamo per gli altri». E per darne prova, per la folla estasiata si è esibito in un seguitissimo show cooking.
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