Inchiesta sui contratti dei calciatori: carte consegnate anche dall’Udinese

E’ stata avviata dalla Procura di Napoli «per associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale mediante sistematica fatturazione di operazioni negoziali inesistenti». Coinvolte 41 società: anche la Triestina. L'Udinese: documenti sul calciatore Sforzini

NAPOLI. Anche l’Udinese è coinvolta nell’inchiesta della Procura di Napoli sui contratti dei calciatori: la sede della società bianconera è stata perquisita ed è stata acquisita della documentazione.

Nel dettaglio il Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su delega dalla Procura partenopea, ha eseguito una serie di perquisizioni in 41 società di calcio professionistiche, nell’ambito di indagini in corso «per associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale mediante sistematica fatturazione di operazioni negoziali inesistenti».

Quanto alla società bianconera i finanzieri hanno compiuto una acquisizione di documenti riguardanti l’attaccante Ferdinando Sforzini, ora del Pescara. Il giocatore era arrivato a Udine nel 2005 e fu poi venduto al Grosseto. Lo ha reso noto il presidente della società sportiva, Franco Soldati precisando che stamattina due finanzieri di Udine si sono presentati nella sede dell’Udinese su delega della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge i procuratori Moggi, Rodriguez e Mazzoni.

«Abbiamo fatto visionare e poi consegnato ai finanzieri tutti i contratti richiesti, relativi alla storia del giocatore», ha aggiunto Soldati, concludendo che «l’Udinese risulta del tutto estranea all’inchiesta».

Analogamente, anche nella sede della Triestina, nel capoluogo giuliano, sono arrivati i finanzieri, interessati ad alcuni episodi di quando la squadra militava nel campionato professionisti.

Nel mirino degli inquirenti, spiega la Procura, «la verifica di modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, prescelti per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro in relazione a ciascuna operazione di trasferimento di tesserati della Federazione italiana giuoco calcio».

Le società interessate alle acquisizioni documentali sono Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo, Catania, Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto, Vicenza, Gubbio, Benevento, Portogruaro, Mantova, Foggia, Andria, Lecce, Cosenza, Piacenza, Triestina, Lecco, Albinoleffe e alcuni club stranieri.

Gli investigatori stanno accertando anche il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi qualificati come «fringe benefit«, sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale.

La documentazione acquisita dalla Guardia di finanza mira a una completa ricostruzione dei rapporti professionali tra società di calcio e calciatori cui, direttamente o indirettamente, si riferiscono le attività dei procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi.

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