Inchiesta sul trading, nuove querele dai risparmiatori

Continua a crescere sulle scrivanie della Procura la pila di fascicoli aperti a carico di Fabio Gaiatto, il 42enne trader portogruarese indagato per truffa e una violazione della normativa bancaria. Altri risparmiatori hanno sporto querela contro il director della Venice forex investments doo, società di trading online con sede londinese nel mirino degli inquirenti dal 2016, lamentando di aver perso i propri investimenti.
Il mese scorso sono arrivate segnalazioni da Zoppola, Grado, Faedis, Pavia di Udine, Duino e Monfalcone. Si vanno ad aggiungere a quelle già raccolte dal Veneto alla provincia di Pordenone nei mesi scorsi dal pm Monica Carraturo, titolare dell’inchiesta.
Intanto ieri mattina al palazzo di giustizia in riva al Noncello si è tenuto un super vertice operativo, al quale ha partecipato il generale delle Fiamme Gialle Giovanni Avitabile, comandante provinciale di Venezia. Gli inquirenti stanno valutando se affidare incarichi di consulenza nell’ambito informatico e finanziario a degli esperti illustri per riuscire a tracciare i flussi di denaro all’estero. Nessuna decisione, in tal senso, però, è stata ancora presa.
Gaiatto, comparso spontaneamente in Procura il mese scorso, assistito dagli avvocati Luca Ponti e Loris Tosi, ha riferito agli inquirenti la sparizione di 12 milioni di euro dai conti bancari accesi a Pola dalla Venice forex investments. Sarebbero stati due suoi collaboratori a effettuare i prelievi. Il trader ha spiegato che questo ammanco ha causato ritardi nella corresponsione degli interessi sugli investimenti ai risparmiatori e ha promesso anche la restituzione del denaro.
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