Sbanda e finisce fuori strada, muore a 61 anni: era di rientro da un motoraduno
Lorenzo Toso stava viaggiando in sella alla sua Triumph lungo la regionale 56. Il cordoglio dei Motoclub

La strada dritta che riporta a casa, dopo una mattinata trascorsa in mezzo a centinaia di persone che condividono l’amore per le due ruote respirando l’aria di montagna. Lorenzo Toso stava viaggiando in sella alla sua moto Triumph lungo la regionale 56, lasciandosi alla spalle San Giovanni al Natisone diretto verso Cormons e, successivamente, a Gradisca d’Isonzo nella quale risiedeva.
Attorno alle 14 di domenica, 16 febbraio, il suo viaggio si però è interrotto drammaticamente a Villanova dello Judrio vicino al ponte sul torrente Corno, dove ha perso il controllo del proprio bolide ed è finito sbalzato nella boschetta che costeggia l’arteria, a ridosso del corso d’acqua. Per il centauro, 61enne, non c’è stato nulla da fare: i sanitari accorsi sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Palmanova, intervenuti per eseguire i rilievi, la motocicletta si trovava in sorpasso dietro a un’altra autovettura, finendo per scontrarsi con la stessa.
L’urto ha causato lo sbandamento della due ruote, con Toso che ne ha perso il controllo e ha invaso la corsia opposta, terminando la marcia con il suo tragico epilogo nel Corno. Nello sbalzo, ha perso anche il casco, sbattendo violentemente la testa al suolo. Anche i vigili del fuoco volontari, giunti dal distaccamento di Cividale, hanno potuto solo mettere in sicurezza il veicolo e recuperare la salma, consegnata quindi alle onoranze funebri Bernardis.
La giornata
Il centauro era di ritorno dal Motoraduno invernale dell’amicizia sul monte Braida, sopra Tarcento, come racconta Alessio Lorenzutti, già presidente del Motoclub isontino: «L’ho visto in mattinata, aveva preso parte qualche giorno fa anche al raduno transfrontaliero di Gorizia». Appresa la notizia, anche il presidente del sodalizio organizzatore dell’evento
Maurizio Chittaro ha espresso il proprio cordoglio: «Non lo conoscevo personalmente ma mi spiace tanto per quanto accaduto. Tutto ciò rovina un po’ la festa che c’è stata». Grande amante dei motori, nella vita quotidiana Toso lavorava in un’azienda dei cantieri navali di Monfalcone specializzata nella produzione di container. Oltre all’abitazione lungo lo stradone della Mainizza, aveva rilevato da qualche tempo una sistemazione anche a Villanova delle Grotte, in comune di Lusevera.
Di carattere solitario, amava però prendere parte ai raduni, come racconta il segretario del Motoclub Medeot di Gorizia: «Era nostro socio, voleva rinnovare la tessera per quest’anno ma non eravamo ancora riusciti a vederci».
A esprimere vicinanza ai suoi cari è anche il sindaco di Gradisca, Alessandro Pagotto, a nome della propria amministrazione: «Situazioni così improvvise e drammatiche lasciano senza parole. Tutta la comunità si stringe ai suoi cari».
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