Infermiere di comunità, dopo i tagli è bufera

CERVIGNANO. Bufera nella Bassa per la drastica riduzione dell’attività degli infermieri di comunità. A partire da ieri è infatti scattata una temporanea riorganizzazione del servizio nel distretto est. In diversi Comuni – come Cervignano, Aquileia, Fiumicello, Terzo di Aquileia, Ruda e Villa Vicentina – è stata infatti ridotta l’attività ambulatoriale degli infermieri di comunità, che continuerà a svolgersi limitatamente a una sola giornata a settimana.
A Santa Maria la Longa, Visco, Castions delle Mura e Strassoldo, invece, il servizio è stato addirittura sospeso. Una soluzione temporanea, assicura l’azienda sanitaria 2 “Bassa friulana-Isontina”, determinata dal fatto che non è stato possibile, a detta dei vertici, in presenza di malattie di lunga durata e pensionamenti, provvedere per tempo a nuove assunzioni.
Ma cittadini e amministratori insorgono. Il timore è che la sospensione temporanea possa diventare definitiva. Che sia, insomma, un tentativo di tagliare il servizio che in alcuni comuni era invece assicurato anche tutti i giorni feriali. Nella frazione cervignanese di Strassoldo si parla già di una raccolta firme. Il consigliere regionale del Pd, Mauro Travanut, nei giorni scorsi, aveva presentato un’interrogazione sull’argomento.
«Purtroppo i dubbi avanzati avevano un fondamento – commenta – . É evidente che il problema va risolto. La situazione è pesante. Alcuni utenti si troveranno a dir poco spiazzati. Un amministratore deve pensare prima di tutto ai suoi concittadini più deboli. Per fortuna la questione è apparsa sulle pagine del Messaggero Veneto, qualche giorno fa, in tutta la sua gravità. Assieme al dottor Pletti, all’assessore regionale Telesca e alle altre figure di riferimento sarà necessario riparare il guaio al più presto. Ho già avvertito il presidente della commissione, di cui faccio parte, e anche l’assessore Telesca».
Loris Petenel, consigliere comunale di opposizione, rappresentante di Svolta di Sinistra, promette battaglia: «Sospendere un servizio così importante è un errore clamoroso. Nei giorni scorsi c’erano state le prime avvisaglie, ma da parte dell’Ass erano arrivate, tramite il sindaco, ampie rassicurazioni, ora smentite. Si va a colpire un servizio per anziani che sta dando ottimi risultati. Si parla di lunghe malattie e di pensionamenti. In qualsiasi azienda, il turn over viene pianificato per tempo. Non resteremo a guardare. La comunità di Strassoldo si attiverà per promuovere una raccolta firme. Ora anche il Comune dovrà fare la sua parte. Cervignano è il capofila dell’Ambito».
Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, sta pensando a una soluzione per evitare disagi. «Sono in contatto con il direttore generale – assicura – . C’è l’impegno, da parte dell’azienda, di ripristinare il servizio entro un termine non superiore a trenta giorni. Ora si tratta di capire come superare i disagi temporanei. Per quanto riguarda Strassoldo verificheremo la possibilità di trasportare gli utenti a Cervignano». I
nterviene anche il vicesindaco di Fiumicello, Claudio Pizzin: «I cittadini sono preoccupati – chiosa – . Improvvisamente si sono visti ridurre drasticamente il servizio dell’infermiere di comunità. Prima il servizio in ambulatorio era “spalmato” su cinque giorni, ora l’ambulatorio resterà aperto solo il lunedì. Il servizio garantiva l’assistenza infermieristica sul territorio.
Questo consentiva di ridurre gli accessi al pronto soccorso. Infastidisce soprattutto il metodo con cui è ci stata data comunicazione: siamo stati avvisati, in via informale, dall’infermiere di comunità. Dopo le proteste, è stata inviata una comunicazione ufficiale, il 27 marzo, tre giorni prima della sospensione del servizio. Le motivazioni sono alquanto discutibili».
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