Infermiere morto a Londra, lunedì i funerali

Arba, i genitori di Raffaele Polonia rientreranno in Italia stasera con le ceneri del ventinovenne

ARBA. I funerali di Raffaele Polonia, l’infermiere ventinovenne di Arba trovato morto undici giorni fa nella sua casa di Londra, saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa di Arba, dove domenica alle 18.30 sarà recitato il rosario. Ieri pomeriggio, in una cappella inglese, un sacerdote missionario italiano ha officiato una cerimonia in ricordo del giovane. La messa di suffragio è stata voluta dai genitori, Muriel Cassan e Luigino Polonia, per permettere ai tanti amici che Raffaele aveva a Londra di dargli l’ultimo saluto prima del rientro ad Arba. Alla cerimonia hanno partecipato anche i colleghi di lavoro, ossia medici e infermieri della London Clinic. Il giovane, infatti, da oltre due anni lavorava nel reparto di urologia di questo ospedale privato della capitale inglese, e da poco aveva ottenuto una promozione a vicecaposala.

Nella mattinata odierna è fissata la cremazione. Domani, ai genitori saranno consegnati l’urna con le ceneri di Raffaele e il passaporto speciale per consentirne il trasporto aereo. In serata, i familiari faranno rientro in Italia. «L’iter sta procedendo senza né intoppi né lungaggini – ha fatto sapere la madre Muriel –. Al consolato abbiamo ricevuto un’assistenza impeccabile e anche l’assistente sociale ci ha seguiti nelle varie procedure con grande disponibilità. Prezioso pure il supporto degli amici di Raffaele, che in questi giorni ci sono stati vicino».

I genitori non hanno invece ricevuto nessun aggiornamento sulle cause della morte del ventinovenne, che per il momento restano un mistero. I tempi di attesa per vederci chiaro in questa vicenda sono lunghi: secondo quanto riferito dal consolato, si potrebbe aspettare anche un anno. Al di là del prelievo dei tessuti, comunque, il coroner non aveva disposto ulteriori analisi.

Intanto, gli amici di Raffaele continuano a postare messaggi di cordoglio su Facebook, in cui vengono messe in luce le qualità del giovane, «buono e altruista, che si faceva in quattro per gli altri». C’è anche chi ha sostituito la sua foto profilo con quella di Raffaele. Un modo per sentirlo vicino, una prova di affetto, ma anche una testimonianza di profondo dolore. Un dolore che accumuna amici e familiari.

La vita di Raffaele Polonia è stata spezzata troppo presto e la sofferenza è resa ancora più insopportabile dal fatto che, per sapere la verità sulla morte del giovane, si dovrà attendere. (g.s.)

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