Infiltrazioni d’acqua dal tetto nella caserma dei vigili del fuoco a Pordenone

In via Interna quando piove si devono predisporre secchi in alcuni locali per evitare altri danni. La sede è in affitto e le manutenzioni scarseggiano. Organici carenti e finanziamenti decurtati

PORDENONE. «Tetto colabrodo, laboratori in sofferenza e manutenzione fai da te». E’ quello che non ti aspetti, nella sede dei Vigili del fuoco di via Interna a Pordenone. Il modello numero uno delle caserme dei pompieri, in Friuli nel 1972, è in crisi? Medaglie al valore ai pompieri, costretti a stare in una struttura datata: a ogni acquazzone, stendono teli e secchi.

«La situazione di Pordenone non è certo quella di una caserma perfettamente guarnita in organico e attrezzata di tutto punto – la denuncia è partita da Rossana Casadio della lista civica Sacile partecipata sostenibile -. Mancano tecnologie e più efficienti mezzi».

Il gruppo Sps ha raccolto l’allarme lanciato dai sindacati di categoria. «Segnalazioni fatte anche dagli stessi vigili del fuoco – sostiene Casadio nel sito web dedicato alla causa dei servizi ai cittaidini -. Che operano con un senso di responsabilità che va, da troppo tempo, oltre orario di lavoro. Mansioni effettive che non compaiono, poi, nelle retribuzioni».

Le segnalazioni? «Carenza di organico, grave stato di degrado della sede di via Interna (laboratori, uffici, bagni), le magagne strutturali della nuova sede, danneggiata già da infiltrazioni d'acqua dal tetto – Casadio elenca le cose che non vanno -. Così, tra un intervento e l’altro, i Vigili del fuoco sono costretti a provvedere personalmente a piccole manutenzioni nella sede».

Va detto che la sede è in affitto. La manutenzione, dal 1972, ha subito un’eclissi. «Si è temuto per il rifornimento di gasolio – Casadio offre la cartina tornasole del disagio -. Perchè il rifornimento avviene “in debito”, dato che i pagamenti ai fornitori sono dilatati a 90 giorni. L’addestramento capita fuori orario di servizio, non pagato. Straordinari pagati più no che sì. Gli organici si assottigliano per trasferimento o pensionamento: mancano in particolare figure capireparto, capisquadra».

Dei primi ne servivano 15 e dei secondi 30, più 5 amministrativi nel 2011. «Non ci sono – è la situazione impoverita documenta Casadio -. In marzo 2013 mancavano all’appello in regione 140 vigili del fuoco».

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