Infine l’Ave Maria di Schubert col clarino strumento che Fabris suonava nella banda

La musica, passione che condivideva con la fidanzata Stefania, ha accompagnato tutta la breve vita di Alex Fabris, dai suoi primi passi, da ragazzino, nella Banda filarmonica di Vergnacco, all’ultimo...

La musica, passione che condivideva con la fidanzata Stefania, ha accompagnato tutta la breve vita di Alex Fabris, dai suoi primi passi, da ragazzino, nella Banda filarmonica di Vergnacco, all’ultimo “mandi” ieri pomeriggio a Qualso. Infatti, la banda c’era lungo il percorso dalla casa della nonna Gina, dove il corpo dello sfortunato giovane era stato trasportato dopo la disgrazia, fino alla parrocchiale del paese dove è stato celebrato il rito funebre; banda ad annunciare l’arrivo del corteo alla folla che gremiva la chiesa e il sagrato, banda ad accompagnarlo fino al cimitero. Musica anche in chiesa, durante il rito, oltre ai canti con i cori parrocchiale di Reana e di Vergnacco. E poi le note di un clarino, suonato da un amico del giovane, a intonare l’Ave Maria di Schubert. Proprio lo strumento che Alex suonava e che ha portato monsignor Giulio Gherbezza a dire durante l’omelia: «È bello pensare che tra gli strumenti delle schiere celesti adesso c’è uno strumento in più: un clarinetto». (m.ri.)

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