Influenza: sale l’allerta, aumentano i ricoveri e c’è crisi di posti letto

A Pordenone reparti di Medicina al completo. Nel weekend presi in carico oltre 40 pazienti. Il virus si presenta con sintomi più acuti. Cresce anche il numero dei decessi

Edoardo Anese

L’influenza non dà tregua. Le due Medicine del Santa Maria degli Angeli, con 98 posti complessivi, sono al completo e si trovano costrette ad appoggiarsi al reparto di Chirurgia per far fronte al continuo aumento dei ricoveri che, da settimane, non accennano a diminuire.

Basti pensare che, da Natale, gli accessi oscillano tra le 110 e 120 unità, con picchi fino a 125. Ad aggravare una situazione di per sé già critica è l’espressione clinica del virus che, quest’anno, si sta manifestando con sintomi più acuti rispetto al passato.

A tutto ciò si aggiunge anche l’aumento dei decessi. Si tratta per lo più di pazienti ultraottantenni, nella maggior parte dei casi non vaccinati, già affetti da diverse patologie, le cui condizioni di salute si aggravano ulteriormente dopo aver contratto il virus. Il primario della Medicina Maurizio Tonizzo non ha nascosto la preoccupazione.

«Lo scorso anno, a fine gennaio, i ricoveri cominciavano a scendere – ha riferito –. Oggi ci troviamo a fare i conti con la tendenza inversa e non sappiamo fino a quando continuerà.

Lo scorso fine settimana il reparto ha aperto le porte a 44 utenti, l’equivalente della capienza di uno dei due reparti». A fronte dell’aumento dei decessi, Tonizzo chiarisce che i pazienti «non sono morti a causa dell’influenza». «Il virus – ha ribadito – ha aggravato una condizione di salute già fragile dovuta alla presenza di altre patologie, oltre al fatto che molti pazienti non erano vaccinati.

Preciso che non ho la percezione di come sia andata la campagna vaccinale, tuttavia, da quel che vedo molti utenti che non vi hanno aderito». Il primario, infine, facendo da cassa di risonanza ai professionisti che operano nei due reparti, auspica quanto prima di trasferirsi nel nuovo ospedale.

«Oltre ad avere più posti letto a disposizione – ha concluso Tonizzo – nella nuova struttura saremo in grado di gestire in modo più efficacie situazioni emergenziale come quella che ci troviamo a vivere oggi».

Che il virus dell’influenza si sia presentato in forma più acuta rispetto all’anno scorso lo conferma anche Fernando Agrusti, presidente regionale della Federazione italiana medici di medicina generale, sottolineando che, a oggi, sono migliaia i casi registrati in tutta la provincia.

«Confrontandomi con gli altri colleghi – ha riferito – sempre più spesso si presentano negli studi utenti che manifestano tosse forte e persistente, il sintomo più comune. Il virus è più acuto rispetto alla stagione scorsa, tuttavia, posso affermare che negli utenti vaccinati l’influenza si è presentata in forma più lieve».

Nonostante la situazione in ospedale potrebbe far pensare il contrario, Agrusti sottolinea che la campagna vaccinale ha registrato una buona adesione.

«Circa il 60 per cento degli over 65 della provincia ha aderito – conclude il presidente –. Appuriamo che c’è sempre qualcuno restio a vaccinarsi. Ritengo che la campagna no vax messa in campo durante la pandemia abbia influenzato negativamente qualche cittadino.»

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