Infortunio alla Delser sta meglio l’operaio



Ha perso tre dita, ma il recupero della funzionalità della mano è possibile. È l’esito del delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Matteo Tulis, 28 anni di Martignacco, dipendente della Delser. Il giovane, da anni dipendente della fabbrica, è rimasto coinvolto martedì mattina in un grave infortunio sul lavoro, mentre si trovava davanti al macchinario utilizzato per la laminazione dei cracker.

La drammatica vicenda ha sconvolto l’intero stabilimento di via Spilimbergo che produce biscotti, cracker e wafer e che ha attivato subito i sindacati, pronti a riparlare di sicurezza sul luogo di lavoro. L’infortunio è avvenuto attorno alle 9. Dopo il trasferimento d’urgenza con l’ambulanza all’ospedale di Udine si è reso necessario il trasporto al nosocomio di Pordenone, centro specializzato nelle terapie della mano, per l’operazione. Rispetto alla gravità di quanto accaduto, la possibilità di usare nuovamente la mano fa quasi tirare un piccolo sospiro di sollievo a Matteo e alla sua famiglia.

E intanto le indagini delle forze dell’ordine proseguono: la linea di produzione coinvolta nell’episodio è ancora ferma, per consentire ai carabinieri di Martignacco di fare le verifiche e ricostruire la dinamica. Stando a una prima ricostruzione – fa sapere la Procura –, il macchinario avrebbe avuto una protezione non adeguata a quanto previsto dal sistema antinfortunistico e sarà quindi dissequestrato soltanto quando sarà messo a norma .

«Al di là degli accertamenti, di competenza delle autorità preposte, avvieremo un immediato confronto con l’azienda, per accertare se vi siano falle nel sistema di prevenzione e sicurezza dell’azienda – scrivono in un comunicato la Fai Cisl Fvg e la Flai – Cgil, dopo aver espresso solidarietà al giovane operaio e alla sua famiglia –. La sicurezza nei posti di lavoro non deve essere considerata da nessuno un costo o una perdita di tempo e tanto meno un parametro di scambio, ma un modo di approcciarsi al lavoro con investimenti costanti anche in tema di formazione dei lavoratori». E visto che la sicurezza deve essere una priorità in ogni ambiente di lavoro, «venerdì 8 marzo ci incontreremo in assemblea sindacale per partire con la campagna “Lavorare sicuri si può: è un nostro dovere e un nostro diritto”». —

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