Infortunio alla Farem: assolti i manager condannato il collega
remanzacco
Quella mattina, alla “Farem fonderie acciaio” di Remanzacco, lo spavento era stato grande. Un dipendente all’epoca 41enne, addetto al forno fusorio, era stato investito da una violentissima scarica elettrica, riportando ustioni di primo e secondo grado su fianco e braccio sinistro e per curarlo si era reso necessario il suo immediato trasferimento al Centro grandi ustionati di Padova. «Siamo choccati», aveva detto il sindaco, commentando la notizia. Era l’8 novembre 2016 e ora, a distanza di cinque anni, il tribunale di Udine ha stabilito che la responsabilità penale dell’infortunio non va attribuita ai vertici della società, ma soltanto all’altro dipendente che in quel momento si trovava nel pulpito di comando del forno e che aveva premuto il pulsante di chiusura dell’interruttore.
Un errore costato al collega lesioni personali giudicate guaribili in oltre quaranta giorni e, a lui, il 66enne Marino Diplotti, di Manzano, una condanna a 3 mesi di reclusione, sospesi con la condizionale. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Daniele Faleschini Barnaba, al termine del processo dal quale gli altri due imputati, Claudio Bernardino, 68 anni, di Martignacco, e Daniele Antonutti, 49, di Udine, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Farem, sono usciti con sentenza di assoluzione «per non aver commesso il fatto». La pubblica accusa aveva chiesto la condanna per tutti. Nel procedimento, il lavoratore, che è assistito dall’avvocato Maurizio Conti e che aveva avviato una causa civile (tutt’ora in corso), non si era costituito parte civile.
A Diplotti, difeso dall’avvocato Mara Tarnold, il pm Claudia Finocchiaro aveva contestato la violazione dell’obbligo di prendersi cura della sicurezza delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui ricadono gli effetti delle proprie negligenze. È stato invece l’avvocato Paolo Persello a dimostrare l’estraneità dei due manager, che difendeva, rispetto a una presunta omissione nell’adozione di efficaci e specifiche misure volte a garantire la messa in sicurezza del forno. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto