Inossman, ordinativi in picchiata Scattano i contratti di solidarietà

Maniago, l’azienda del Gruppo Cividale ha chiesto il ricorso all’ammortizzatore da giugno a ottobre Il segretario provinciale della Uilm, Roberto Zaami: «Nel 2016 calo del fatturato del 35 per cento»
MANIAGO. Calo del fatturato del 35 per cento e visibilità degli ordini limitata: la Inossman di Maniago ricorre ai contratti di solidarietà. L’azienda del Gruppo Cividale, che conta 168 dipendenti, ha chiesto il ricorso all’ammortizzatore per quattro mesi, dal 5 giugno al 4 ottobre. La cassa integrazione ordinaria scadrà domani e, vista anche la situazione di difficoltà generale del mondo dell’acciaio, l’impresa ha optato per la solidarietà. «Rispetto al 2015, l’anno scorso si è registrata una diminuzione del fatturato del 35 per cento e anche i primi quattro mesi del 2017 evidenziano un trend analogo – ha detto il segretario provinciale di Uilm, Roberto Zaami –. Le cause del momento di difficoltà sono diverse: dalla presenza di nuovi competitor alle criticità del mercato russo, che di fatto è uno dei più importanti per Inossman. Esiste un collegamento con la crisi del settore dell’energia e dell’oil&gas».

La visibilità sul fronte degli ordini è ridotta. «L’azienda ha fatto sapere che la visibilità delle commesse per il momento è sino a giugno – ha chiarito Zaami –. Un aspetto che non consente di parlare di saturazione degli impianti. Non ci sono certezze nemmeno su come si chiuderà l’anno: ci sono alcune gare in corso da cui si attendono risposte. Da qui, la richiesta dell’azienda di usufruire di quattro mesi di solidarietà».

Una situazione, comunque, con cui anche altre realtà sono costrette a fare i conti. Al di là delle momentanee difficoltà, Inossman è una realtà consolidata, che fa parte di un gruppo importante. Il Gruppo Cividale è infatti fornitore dei principali produttori mondiali di turbine a vapore, a gas, idrauliche ed eoliche, nonché specializzato nella realizzazione di valvole per il settore petrolchimico. Inossman e Zml, che appartiene sempre al Gruppo Cividale, sono tra le poche realtà nella zona industriale di Maniago, fortemente penalizzata dalla crisi, che in questi anni hanno dimostrato tenuta. Il ricorso agli ammortizzatori c’è stato anche in passato, ma si tratta in ogni caso di stabilimenti che funzionano.

Il Gruppo Cividale tra l’altro è in continua crescita: tre anni fa ha dato avvio all’espansione in Russia, inaugurando una nuova fonderia nella cittadina di Chelyabinsk. Il progetto ha previsto un investimento di oltre 45 milioni, realizzato in joint venture con due industriali russi e uno kazako, produttori di valvole e componenti per il settore oil&gas e clienti del Gruppo da alcuni anni. La presidente del Gruppo Cividale, Chiara Valduga, aveva assicurato che l’investimento era stato effettuato con l’ottica di accrescere la dimensione aziendale e aumentare il livello d’internazionalizzazione.

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