Insiel, via alla rivoluzione Nel mirino anche i vertici

Tondo a Moretton: da società in vendita a spa al servizio di aziende e cittadini. In maggioranza si discute del dopo Cozzi. Si cerca un professionista del settore.

UDINE. «La giunta Illy l’aveva messa in vendita; la giunta Tondo la rilancia». Mentre s’infiamma il dibattito tra maggioranza e opposizione sul futuro di Insiel, la Giunta regionale approva un nuovo disegno di legge per rilanciare la società informatica. Disegno che, per adesso, riguarda l’assetto strategico della società, e nei prossimi giorni molto probabilmente anche i vertici.

Cominciamo dalla “nuova” Insiel. La rivoluzione informatica è stata presentata ieri dal presidente della Regione e dall’assessore alla Funzione pubblica: «Alcuni software saranno messi gratuitamente a disposizione delle aziende; altri programmi saranno forniti con i “codici sorgenti” aperti, in modo che tutti possano utilizzarli e i cittadini, infine, potranno accedere a tutti i loro dati della pubblica amministrazione, a partire dalle informazioni sanitarie. Insomma, una vera e propria rivoluzione informatica” ha detto l’assessore Andrea Garlatti, spiegando il disegno di legge insieme con il presidente della Regione Renzo Tondo. «Insiel sarà l’Autovie Venete dell’informatica – ha detto Tondo –; Insiel da società informatica che gestisce i servizi interni della pubblica amministrazione diventa un’infrastruttura importante del Friuli Venezia Giulia. Da problema a opportunità».

Il riferimento va non solo alle ultime polemiche sul caso Insiel, ma anche alla passata gara per la cessione. «E’ ora che le polemiche finiscano – ha spiegato ancora Tondo –: ricordo a Moretton (Gianfranco, capogruppo Pd in Consiglio regionale, ndr) e al centrosinistra che solo il giorno dopo il mio insediamento mi fu recapitata la busta vuota sulla gara di vendita dell’Insiel della precedente Giunta di centrosinistra. Noi in tre anni non solo abbiamo salvato la società potenziandola, mettendo in sicurezza i posti di lavoro, ma questa società produce anche utili. Sono incomprensibili – ha detto ancora – le critiche che ci giungono da Moretton e dal centrosinistra. È ora che queste finiscano e che ci si concentri sulle cose da fare». Come appunto il disegno di legge varato ieri, «Disciplina del sistema informativo integrato regionale», che potrebbe già essere in vigore dal prossimo anno. «Ci vorrà sicuramente un periodo di riallineamento – ha spiegato Garlatti – con l'obiettivo di applicare queste logiche nel triennio 2012-2015». Logiche che, come ha spiegato Garlatti, si basano sulla unitarietà del sistema informatico regionale e sul pluralismo, perché accessibili a tutti. «Le parole chiave – ha continuato – sono l’accessibilità, la velocità dell’evoluzione e la moltiplicazione delle energie per evolvere l'infrastruttura. Ci si aspetta quindi un aumento della velocità di innovazione, una rivitalizzazione di un settore dove lavorano 10 mila addetti e un calo dei costi dell'innovazione, nuove imprese e più concorrenza».

Il progetto, a quanto pare, non finisce qui. Ieri Tondo non ha voluto parlare di un possibile cambio al vertice. A rimandato la questione. Il dibattito, in tal senso, è iniziato: la nuova Insiel necessità di un nuovo vertice: qualcuno – si mormora – del “mestiere”. Gli scambi di idee con le altre forze politiche saranno approfonditi nei prossimi giorni, ma l’era Cozzi-Santarossa sembra ormai al tramonto. «Il Friuli Venezia Giulia – ha concluso ieri Garlatti – è secondo solo alla Lombardia per investimenti in tecnologie informatiche e telematiche, sia in cifre assolute con 489 milioni di euro nel periodo 2007-2013».

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