Insonnia e “tototema”: cominciano gli esami per quasi quattromila friulani
UDINE. Attesa finita e adrenalina alle stelle per i circa 500 mila studenti che oggi in tutta Italia si ritrovano sui banchi di scuola per la prima prova scritta della maturità. Si parte con l’italiano anche per i 3.830 studenti friulani: sei le ore a disposizione.
Accanto al classico tema di argomento generale, o quello storico o letterario, i candidati potranno optare per l’analisi e il commento di un testo letterario o, in alternativa, cimentarsi in un articolo o un saggio breve.
Archiviata la prova più “abbordabile”, domani ci sarà quella che avrà come oggetto la materia caratterizzante ciascun indirizzo scolastico e saranno parecchi gli studenti che passeranno la seconda “notte prima degli esami” incollati ai testi.
Al classico quest’anno è la volta del latino, mentre allo scientifico e al liceo di scienze applicate come seconda materia d’esame non si scalza la matematica.
Scienze umane sarà materia d’esame all’omonimo corso, mentre per il liceo con indirizzo economico-sociale la prova verterà su diritto ed economia.
Anche al liceo classico europeo si mantiene la continuità con le lingue classiche (greco e latino), cambia invece al linguistico, dove il candidato non avrà più la possibilità di scegliere in quale lingua affrontare la prova, perché la Lingua straniera 1 è stata decisa dal Miur.
Inoltre la prova - vale anche per altre scuole, ma dipende dalla commissione che confeziona ad hoc il test - si compone di una parte di ordine più generale, nella quale lo studente è chiamato a elaborare uno scritto esponendo una tematica, e una in cui ci sarà da rispondere a una serie di quesiti.
Novità anche al liceo coreutico e musicale che debutta alla maturità: due giorni di esami (al coreutico esibizioni collettive e singole assieme alla relazione, al musicale prova scritta e strumentale) ed esperti esterni nella commissione per valutare il candidato.
Niente sorprese, invece, sulla terza prova, il temutissimo "quizzone", che riguarderà fino a un massimo di cinque materie.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto