Intensità e dipendenza dal tiro da tre: Apu, ecco gli errori da evitare
Dopo la sconfitta contro Forlì l’Old Wild West ha subito l’aggancio di Rimini. Nessun dramma, ma dietro le altre spingono
![Un timeout dell'Apu nel match contro Forlì. Foto Petrussi/Frasca](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/1h61g9oomb56vpdpio7/0/copia-di-copy-of-forli-9-febbraio-2025-basket-a2-forli-vs-apu-udine-foto-petrussi-frasca.webp?f=16%3A9&w=840)
È durato soltanto otto giorni il primato solitario in classifica dell’Apu Old Wild West. Le due squadre romagnole hanno fatto valere il fattore campo, ed ecco l’aggancio di Rimini ai bianconeri. Nessun dramma, del resto mancano ben dodici giornate al termine della regular season, ma la sconfitta dell’Unieuro Arena merita alcune riflessioni.
Energia
Vincere fuori casa in questa serie A2 così competitiva è già difficile di suo, diventa un’impresa se la squadra di casa gioca con intensità superiore alla tua. Forlì, che sembra in ripresa e ha fame di punti play-off, è entrata in campo con un approccio feroce e ha piazzato subito un parziale di 8-0.
Fotografia del gap di energia visto domenica sul parquet forlivese. Un po’ com’era già accaduto a Brindisi, Livorno e Bologna. Il dato delle trasferte dell’Apu rimane buono (7 vinte e 6 perse, solo Rimini ha fatto meglio con 9/4), ma nelle sei partite fuori casa da disputare nella lunga volata da qui al 27 aprile servirà maggior energia: è una fase del torneo in cui tutte le squadre hanno un obiettivo da raggiungere e moltiplicano le forze.
Dentro l’area
A Forlì i bianconeri sono riusciti a ingabbiare Perkovic, il principale terminale offensivo dei biancorossi, ma hanno subito troppo i lunghi dei padroni di casa. Il trio composto da Gaspardo, Pascolo e Magro ha vinto la sfida contro le torri udinesi sia per produzione offensiva che per intensità difensiva.
È vero che l’Apu ha tirato meglio da due (55% contro 53%), ma nel computo totale non si può fare a meno di sottolineare la solita dipendenza dal tiro da fuori: lo scadente 26% è costato la sconfitta, con l’aggravante che sono tutti team che avranno un ruolo decisivo nella volata per la promozione a fine regular season, direttamente o indirettamente. entrate ben 34 triple, a fronte di 33 conclusioni da vicino a canestro. In molte delle sconfitte di Udine ci sono basse percentuali da oltre l’arco: oltre al 26% di Forlì ricordiamo il 29% in casa con Brindisi, il 16% di Livorno e il 26% di Rimini.
È il destino di una squadra che ha la caratteristica di affidarsi molto alle conclusioni dalla lunga distanza, infatti l’Apu è l’unica ad effettuare più di 30 tentativi a partita (31,2 per la precisione) in tutta la serie A2.
Rilancio
Un altro spunto di riflessione per il finale di campionato è legato all’ottimo momento di alcune squadre di valore partite piuttosto male. Fortitudo, Pesaro, Forlì e Brindisi hanno cambiato marcia e Rieti dopo un momento di flessione ha ripreso a macinare punti.
Il finale, insomma, è tutto da scrivere ed è lecito attendersi colpi di scena a ripetizione nei prossimi due mesi e mezzo, ma anche nei play-off.
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