Intesta la sua Ferrari all’amica e lei la vende

Dopo la fine della relazione lui ha cercato inutilmente di riprendersela, così le ha pignorato il conto

PADOVA. All’apice della loro storia d’amore lui intesta una Ferrari a lei. Quando i sentimenti si affievoliscono, per ripicca, lei vende la fuoriserie e incassa il denaro. Ora lui, assistito dall’avvocato Pierilario Troccolo, riesce a pignorarle 80.000 euro dal conto corrente in via prudenziale.

Pende di fronte al tribunale di Padova la causa civile tra un consulente d’affari di Padova, 63 anni, e una dottoressa di 55, che lavora in un ospedale friulano. Tutto inizia nel lontano Duemila quando il consulente, appassionato intenditore e collezionista di auto d’epoca, acquista una Ferrari 328 Gts, rossa.

La paga 68 milioni di lire ma, per motivi di carattere fiscale (ha già intestate altre 7 automobili storiche) e familiari (si era da poco separato), la intesta all’amica. A ogni buon conto lui trattiene l’originale del certificato di proprietà della Ferrari e si fa rilasciare da lei (che non ha la patente) una dichiarazione dove viene specificato che lui ha pagato interamente la macchina, oltre a una procura irrevocabile a vendere.

Tutto va bene fino all’agosto del 2006: la 328 Gts resta parcheggiata in un’officina e viene usata sempre da lui. Che acquista anche un sistema multimediale per l’auto da 4.400 euro.

I rapporti tra i due si affievoliscono e lei dal settembre 2006 va a prendere l’auto in officina, approfittando di un periodo nel quale lui non è in città. Dopo vari tentativi, il titolare dell’officina le consegna l’auto, che lei va a prendere con un amico carabiniere. Quando il consulente rientra tenta con una soluzione bonaria a riprendersi la Ferrari.

Ma ci rinuncia quando accerta da un estratto del Pra che l’auto è stata venduta tra il settembre e l’ottobre del 2006, prima a una concessionaria e dopo a un privato. Oltre all’auto è sparito ovviamente il sistema multimediale e 6 dischetti del Gps costati 700 euro caduno, oltre a fotografie molto care al consulente d’affari. Il danno viene quantificato in 50.000 euro, compreso l’impianto multimediale Clarion con Gps, visto che una perizia stima il valore della Ferrari in 40.000 euro.

La vicenda non si è ancora conclusa, l’ultimo atto è il pignoramento di 80.000 euro che porterà in ogni caso a una definizione della vicenda.

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