Intossicati dopo la cena, parla il titolare del ristorante: "Tutto in regola, il nostro pesce è buono"

PORDENONE. Al ristorante di cucina orientale e sushi sotto i portici di piazza XX Settembre, ieri mattina, hanno bussato per la seconda volta i tecnici dell’Azienda per l’assistenza sanitaria, poco prima di mezzogiorno. Il titolare Alex li ha accolti con cordialità.

«Abbiamo saputo – spiega l’esercente– che qualcuno si è sentito male ed è andato in ospedale. Siccome venerdì sera erano a cena da noi, sono venuti a controllare se qui fosse tutto a posto.

Noi, però, non c’entriamo nulla. Il malessere è insorto oltre trenta ore dopo la cena nel nostro locale: gli stessi esperti si dicevano dubbiosi che vi potesse essere una qualche correlazione fra i sintomi accusati dai pazienti e gli alimenti che hanno mangiato al ristorante».

Per pranzo il locale ieri ha chiuso i battenti. Giusto il tempo di accogliere una coppia di giovani che si è seduta a tavola. «Oggi, però, solo cibi cotti», ha messo le mani avanti Alex, che nel frattempo stava accogliendo i tecnici del Servizio igiene, alimenti e nutrizione. «Va bene», annuiscono i ragazzi.

«Usiamo solo ingredienti freschissimi, qui da noi il cibo è buono ed è conservato bene. Il pesce viene messo negli abbattitori», aggiunge il cuoco, mentre sfiletta un salmone. Il lasso di tempo trascorso fra l’ingestione di alimenti e l’insorgenza dei sintomi fa pensare piuttosto a un virus influenzale.

Sulla porta del locale è stato affisso poi un biglietto che annunciava la chiusura a pranzo e la riapertura per il turno serale. L’azienda sanitaria non ha effettuato al momento alcuna prescrizione. Nelle due ispezioni non sono affiorate irregolarità che rendessero necessaria la chiusura del locale.

Soltanto qualora le analisi dei campioni sugli alimenti diano esito positivo alle colture batteriologiche, scatteranno le sanzioni. Al momento, però, non vi sono evidenze in tal senso. Soltanto gli esiti degli esami di laboratorio potranno dare una certezza, nell’uno o nell’altro senso.