Inutilizzabile il servoscala della Prigioni

SACILE. Altri danni al servoscala sul ponticello delle Prigioni: atti vandalici o effetti del maltempo? «È stato divelto parte del tubo di aggancio del mezzo per disabili – ha segnalato l’ambientalista Vittorio Mella –. Risulta impossibile usarlo: chi ha problemi di deambulazione non può salire le scale».
Gli atti vandalici di un anno fa sono stati rimborsati al Comune di Sacile con l’indennizzo di 2.594 euro, ma il servoscala è ancora in tilt. I gradini sono una barriera: lo saranno per sempre?
Il problema. È bloccato il passaggio per anziani e disabili sulla passerella tra via Cavour e piazzetta Manin. «È riscontrato che, a seguito degli atti vandalici, il servoscala per persone diversamente abili è stato reso inutilizzabile – hanno confermato in municipio –. Il Comune ha deciso di non procedere con il ripristino del funzionamento del servoscala». Il problema è stato segnalato a più riprese dal 2013 dalla lista civica Sacile partecipata sostenibile. «Propongo di togliere il servoscala dalla passerella delle Prigioni – ha detto Rossana Casadio –. Non lo usa nessuno, il tempo e le intemperie hanno lasciato i segni sull’attrezzatura: spostiamolo nella stazione ferroviaria. Dove il sottopasso non è attrezzato per accogliere i percorsi dei disabili in carrozzella».
Le Ferrovie italiane non hanno mai risposto all’appello della civica. «Sacile vivibile – è l’appello Sps – per tutti. Ma quando? Le politiche dei monitoraggi e delle buone intenzioni si sentono in città da 20 anni».
L’integrazione. Sacile è una città accogliente e il piano Peba è in fase di adozione per abbattere le barriere architettoniche. Costo previsto di 500 mila euro da diluire in dieci anni di investimenti: nel bilancio pubblico. È una specie di piano regolatore della sicurezza per l’integrazione sui percorsi urbani dei disabili, anziani, bambini, mamme con carrozzine. «Adottato dalla giunta e seguirà l’approvazione nel futuro consiglio comunale – ha detto Anna Zanfrà, assessore all’urbanistica, presentando il Piano di eliminazione delle barriere –. Peba è il frutto di un’indagine realizzata dallo studio di architettura Scarpa. L’analisi dei percorsi è stata allargata a tutta la città, comprese le frazioni, con interviste a disabili, studenti, insegnanti, famiglie, gruppi di cammino, associazioni». I percorsi dove intervenire con priorità: via Dante, via dello Stadio dove mancano tratti di marciapiedi. In viale Zancanaro servono corsie ciclabili. Tra gli edifici pubblici con problemi: la sede della polizia locale e cimiteri.
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