Invasione di tafani, ma disinfestare costa
BUDOIA. Qualcuno ha dovuto ricorrere alle cure del medico di famiglia, qualcun altro, di domenica e nei giorni festivi, a quelle del medico di guardia. Cause di tali fastidiosi, nonché dolorosi inconvenienti, i tafani. Tra fine agosto e inizi di settembre, complice il clima afoso e umido, questi insetti sono proliferati al punto da invadere letteralmente la zona collinare lungo la strada Pedemontana.
A lamentarsi, soprattutto i tanti amanti di natura e sport: runners, appassionati di mountain bike, semplici escursionisti che si sono avventurati per sentieri e carrarecce della zona collinare di Budoia, come dei centri limitrofi, si sono trovati a fare i conti con questo nuovo tormento. Sino ad ora non si sono fortunatamente registrati casi che abbiano richiesto il ricovero in ospedale. Specialisti dell’Azienda sanitaria imputano alle tante giornate di caldo umido la presenza senz’altro eccessiva dei tafani, rispetto agli scorsi anni.
Tali insetti si riproducono in zone umide e diventano particolarmente attivi, fastidiosi e pericolosi nelle giornate calde e soleggiate. In alcune zone collinari, fra Budoia, Polcenigo e Caneva, i tafani si sono talmente concentrati da consigliare a escursionisti e ciclisti un rapido ritorno a casa. Il problema, sostengono gli operatori dell’Azienda Sanitaria, riguarda il servizio di disinfestazione. In questo momento risulterebbe particolarmente utile, ma i tagli di bilancio, imposti dalla legge finanziaria, hanno privato le Aas dei fondi necessari.
In pratica, chi dovesse trovarsi i fastidiosi tafani in casa, è tenuto ad arrangiarsi a proprie spese, rivolgendosi a qualche consorzio agrario per acquistare i prodotti necessari a debellarli. (s.c.)
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