Invasione di zecche, allarme a Cavalicco

Tavagnacco, il proliferare del pericoloso parassita potrebbe essere stato causato dal recente passaggio di un gregge

TAVAGNACCO. Sono spuntate in mezzo all’erba incolta, sui muri di alcune abitazioni, sugli animali domestici. Cavalicco, in questi giorni, sta vivendo una sorta di “emergenza zecche”, con un’invasione di questi parassiti in varie parti dell’abitato. C’è chi si è rivolto al Comune di Tavagnacco, non ottenendo molte risposte, chi ha fatto ricorso a un disinfestatore. Il problema esiste e la preoccupazione tra la gente comincia ad aumentare. Anche perché il morso della zecca, benché in percentuali molto basse, può portare con sé diverse malattie, il morbo di Lyme e la Tbe su tutte.

Un fenomeno che in Friuli Venezia Giulia è molto conosciuto e studiato, soprattutto in Alto Friuli e nel Pordenonese, ma che ultimamente si sta affacciando anche nei dintorni della città di Udine. La gente di montagna è abituata a convivere con questi parassiti e a difendersi, facendo uso massiccio dei vaccini. Ma in città, così come nell’hinterland, il fenomeno è sconosciuto ai più, e quindi il rischio di sottovalutare il problema è maggiore.

A questo proposito l’assessore Moreno Lirutti conferma che la presenza di zecche sul territorio di Tavagnacco rappresenta una novità e che potrebbe essere utile l’avvio di una campagna informativa da parte dell’Azienda per i servizi sanitari numero 4. Non è escluso che questa invasione di zecche sia stata determinata da un fenomeno particolare, e, a questo proposito, a Cavalicco c’è chi parla del passaggio, qualche settimana fa, di un gregge di pecore piuttosto numeroso.

«Mi sono accorta di una presenza anomala di zecche stando in giardino – racconta Francesca, da poco trasferitasi a Cavalicco –. Le ho trovate sul cane, sulla parete della casa e addirittura sulla tenda. Conosco le zecche, so come sono fatte, visto che provengo da Montenars, quindi sono certa di non sbagliarmi». La donna ha fatto disinfestare la casa, ma il pericolo zecca è sempre in agguato. «Mentre passeggiavo con il cane sull’erba, in un parco di Cavalicco, ne ho trovate cinque attaccate sui pantaloni. Siamo preoccupati».

Nella stessa situazione di Francesca ci sono altre quattro famiglie di Cavalicco, che hanno dovuto ricorrere a un disinfestatore per eliminare il pericoloso parassita. A questo punto la popolazione chiede al Comune di Tavagnacco di tagliare con più frequenza l’erba nei parchi e a lato delle strade, intervenendo anche in quelle abitazioni dove lo sfalcio è latitante. In realtà, un’ordinanza comunale che obbliga lo sfalcio già esiste, ma è difficilmente attuabile nelle proprietà private.

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