Inventato il portaombrelli da bicicletta

Progetto dei ragazzi dell’Isis Zanussi, aiutati dal professor Parrilla: braccio artificiale sul manubrio

Giorni contati al disagio di pedalare sotto la pioggia battente: il porta-ombrelli da bicicletta è la soluzione “fast” dei ragazzi dell’Isis Zanussi. Il loro braccio artificiale no-problem si monta sul manubrio e regge l’ombrello aperto. Gli inventori “junior” di via Molinari, coordinati dal professore-guru Pino Parilla e dall’ingegnere Paola Capone, hanno risolto il problema con una stecca di alluminio, ottone quanto basta e componentistica di plastica.

«Tanti perdono l’equilibrio in bicicletta per reggere con una mano l’ombrello aperto, in caso di pioggia – si sono posti il problema Tommaso Del Col, Luca Modanese, Alberto Del Zotto e Riccardo Poletto della terza B meccanici -. il nostro progetto lascia libere le mani sul manubrio. Uguale, meno cadute e meno incidenti».

Studenti si nasce e inventori si diventa. «E’ un progetto semplice ed efficace – ha valutato il professore Parilla che macina invenzioni da 40 anni -. I ragazzi si sono appassionati all’invenzione industriale e il risultato è interessante».

Voto sul registro: 9 e mezzo in officina meccanica. Non esosi i costi vivi: 5 euro di materiali, poi la manodopera (gratis) degli studenti. «Sono 15 pezzi di alluminio che stanno infilati nello zainetto o nella borsa della spesa – hanno riassunto Tommaso e Luca -. Tutti possono montare il porta-ombrello, in caso di pioggia, perché è una soluzione elementare. Volendo, possiamo anche ottimizzarla con successivi studi d’officina».

Pronti alla verifica, al primo scoscio di pioggia, forse già domani.

Chiara Benotti

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