“Invenzione energetica”: un premio a Leaf

L'azienda di San Vito al Tagliamento ha inventato un dispositivo che “allunga” la vita dei pannelli fotovoltaici. È stata scelta tra 257 candidate in Europa

SAN VITO. E’ cresciuta in pochi anni grazie all’intuizione di realizzare microinverter d’avanguardia per i pannelli fotovoltaici.

Ora, un’ulteriore svolta nel settore delle energie rinnovabili, con un progetto unico nel suo genere e ancora in parte riservato, che ha lo scopo di ottimizzare ulteriormente produzione, consumo e rapporti con i fornitori di energia elettrica, con ricadute positive sulle bollette.

La Leaf energeering, azienda di San Vito, è tra le 28 aziende di 12 Paesi che hanno vinto la seconda edizione di Incense, bando europeo patrocinato da Enel ed Endesa.

Può così accedere a un finanziamento a fondo perduto di 145 mila euro, camp formativi a Roma, Madrid e Copenaghen, un supporto per lo sviluppo dell’idea e di individuazione dei partner con cui realizzare le prime installazioni pilota, nonché per l’introduzione ai principali finanziatori europei per le fasi successive alla crescita aziendale. Insomma, il premio consiste in una serie di azioni che, in sei mesi, consentono di accelerare progetti nel settore delle energie rinnovabili.

Per Leaf, scelta tra 257 aziende candidate, è un traguardo importante: grazie al finanziamento potrà realizzare il nuovo Gateway, che promette di rivoluzionare la gestione dell’energia domestica, in particolare il panorama delle smart grid (ossia l’insieme di reti di informazione e di distribuzione elettrica che consente di gestire la rete elettrica in maniera intelligente minimizzando, al contempo, eventuali sovraccarichi).

«Il progetto Gateway è da sempre tra i nostri obiettivi – dice il cofondatore di Leaf, Marco Lamonato –. Da una parte mira a superare alcune problematiche tecniche oggi presenti nel collegamento tra il sistema casa e la Smart grid, dall’altra, quello di ottimizzare l’impiego dell’energia attraverso una migliore gestione dell’enorme mole di dati potenzialmente disponibile, ma ancora non sfruttata a dovere. Il percorso è ambizioso, ma all’interno del programma Incense abbiamo trovato i partner più adatti per puntare al successo».

Per i non addetti ai lavori, il nuovo dispositivo, grande circa come un router, migliorerà l’efficienza dei rapporti tra produzione di energia (fotovoltaico, mini eolico e altre fonti), consumi e fornitori (come Enel o altre aziende del settore), che potranno controllare gli impianti via computer. Più efficienza significa, alla fine, anche risparmio. L’innovazione viene da un’azienda “giovane”.

Lamonato consiglia a chi vuole fondare una startup «di assecondare la propria passione, non perdere l’obiettivo e perseverare», regole auree a cui aggiunge «l’importanza di aprirsi al mondo, sottoponendo la propria idea al maggior numero di persone per migliorarla».

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