Investe un motociclista e fugge, scatta la caccia al “pirata”

BERTIOLO. Il 25 aprile scorso, verso le 12, in località di Virco di Bertiolo, un veicolo proveniente da Latisana-Portogruaro lungo la strada 95, cosiddetta “Ferrata” ha investito un motociclista che viaggiava in direzione opposta, provocandogli lesioni.
La pattuglia della Polizia stradale di Udine, intervenuta per i rilievi, ha identificato la vittima dell’incidente: F.B., cittadino italiano nato nel 1984 e residente a Basiliano, il quale ha riferito di essere stato urtato da una Punto di colore grigio.
Quest’ultimo veicolo, nonostante i danni riportati sul fianco sinistro, non si è fermato proseguendo la marcia verso Udine.
La Polizia ha subito avviato le ricerche per risalire al veicolo “pirata” e al responsabile del fatto, tramite l’analisi delle parti di carrozzeria della Punto rimaste sul luogo dell’incidente.
L’infortunato, che nel frattempo lamentava un forte dolore al polso, è stato medicato all’ospedale di Latisana.
Sono tuttora in corso gli accertamenti volti alla ricostruzione dell’incidente: a tale proposito la Polizia invita eventuali testimoni a mettersi in contatto con l’ufficio infortunistica della Polizia stradale di Udine per fornire elementi utili alla ricostruzione del fatto.
Va detto che il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento i cosiddetti reati stradali (legge n.41/2016 ).
Le novità, oltre all’omicidio stradale, riguardano le ipotesi di lesioni gravi e gravissime da incidente stradale, ora perseguibili d’ufficio.
La normativa prevede aumenti di pena e pesanti conseguenze per le situazioni che denotano da parte del conducente una maggiore propensione alla trasgressione delle regole della circolazione stradale.
Proprio per tale motivo, nell’ipotesi di lesioni personali stradali, la fuga del conducente costituisce ora un’aggravante.
In tali circostanze, inoltre, l’arresto - come sottolinea la stessa Polizia stradale - è sempre consentito, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 189 del Codice della strada, ovvero quando il conducente si mette a disposizione della Polizia giudiziaria entro le 24 ore dal fatto.
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