Investita dal trenino, via al ricorso

Dopo 13 anni la famiglia non s’arrende. Il Comune di Fiume Veneto resiste in giudizio

FIUME VENETO. Nel 2000, la loro bimba, dopo essere scivolata sulla pista di un trenino allestito in piazza Marconi in occasione di Fiumettopoli ed essere stata parzialmente investita dallo stesso mezzo, aveva riportato una profonda ferita alla gamba: i genitori, visto che l’assicurazione del titolare della giostra ha coperto soltanto parzialmente la cifra richiesta come risarcimento, hanno promosso una causa contro il Comune di Fiume Veneto.

Dopo che in primo grado il giudice ha dato ragione al Municipio, la famiglia ha presentato ricorso in appello: la giunta guidata dal sindaco Christian Vaccher ha deliberato di resistere in giudizio, individuando il proprio legale.

Vicenda che pare lontana dalla conclusione, quella che contrappone il Comune e la famiglia della bambina, che all’epoca dei fatti aveva 3 anni. Durante una delle giornate di Fiumettopoli, la piccola si trovava in piazza Marconi con mamma e papà.

Una giornata piacevole e da ricordare si era tramutata in un dramma sfiorato: la bimba era scivolata su una delle barriere che separavano la pista del trenino dalla piazza, finendo col cadere sulle piccole rotaie poco prima del passaggio del mezzo. Investita parzialmente, aveva riportato una profonda ferita alla gamba.

Da questo episodio nasce la vicenda legale: i genitori, in considerazione della non completa copertura della richiesta danni da parte dell’assicurazione del titolare della giostra, hanno chiamato in causa l’amministrazione comunale, in quanto organizzatrice dell’evento nel cui contesto era avvenuto il fatto e, quindi, responsabile della sicurezza.

In primo grado, il giudice non ha però ravvisato responsabilità da parte del Municipio, rigettando la richiesta della famiglia, che ha deciso di andare avanti, presentando ricorso in appello. Incerti, almeno per il momento, i tempi di avvio del nuovo capitolo della prolungata battaglia legale. (m.p.)

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