«Io che ho addestrato a Parigi i negoziatori salva-ostaggi»

Alcuni negoziatori che hanno partecipato alle operazioni di salvataggio degli ostaggi trattenuti in Francia sono stati “istruiti” da una pordenonese. E’ Sabrina Magris, 26 anni, presidente dell’Ecole Universitaire Internationale, istituto con sedi a Roma e Parigi, di cui la giovane esperta di droga dello stupro e in criminologia è docente nel programma Onu Cotipso.
«L’attività di formazione dei negoziatori – ha spiegato – si è svolta nel marzo 2014 a Parigi. Alcuni nostri docenti hanno lavorato a stretto contatto con i negoziatori francesi e con i corpi speciali, di cui spesso fanno parte». Un corso “esclusivo”, visti caratteristiche e obiettivi, che ha riguardato una classe di poche unità.
Il prossimo fine settimana, peraltro, un analogo corso sulla negoziazione degli ostaggi, per operatori Onu, si terrà nellasede Eui di Roma: «Si parlerà delle nuove tecniche e dei nuovi scenari geopolitici internazionali».
Sabrina Magris contava sulla soluzione dei casi francesi a stretto giro: «Più si dilatano i tempi – aveva previsto – più si abbassa il grado di tensione. Il compito del negoziatore è di salvare la vita degli ostaggi e di chi li trattiene». L’istituto propone questi corsi «da quando si sono acuite le crisi internazionali. L’Italia sta cominciando a ragionarci negli ultimi tempi». Timori per il Belpaese? «Il nostro posizionamento geografico – conclude Magris – ci pone a essere canale per gli spostamenti dei combattenti. Uno degli attentatori alle Torri Gemelle passò per il Veneto. Non è così raro, non possiamo negare il rischio».
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