«Io disoccupato, mendicante per finta»

Udine, Sandro Rossi, ex candidato con Identità civica, ha chiesto la carità davanti alle chiese: ogni mattina ricevevo 50-60 euro

UDINE. Disoccupato si finge mendicante e con il cappello in mano, tutte le domeniche, da giugno ad agosto, si è seduto davanti alle chiese del centro cittadino. Quella di Sandro Rossi, ex candidato alle comunali con Identità civica, la lista del candidato sindaco del centrodestra, Adriano Ioan, è stata una provocazione per toccare con mano la complessità del problema.

Il finto accattone non è mai stato controllato dalle forze dell’ordine e spicciolo dopo spicciolo, «in mezz’ora, mediamente, nel cappello accumulavo 15/20 euro che a fine mattinata - rivela - diventavano anche 60».

Seppur discutibile, l’esperienza di Rossi conferma che «davanti alle chiese, mezz’ora prima dell’inizio della Santa messa, c’è sempre qualche mendicante, generalmente straniero. Sono persone di colore, raramente mi è capitato di trovare qualche romeno» racconta ammettendo di avere avuto l’impressione di trovarsi di fronte a una sorta di spartizione del territorio.

«Mi mandavano via, mi dicevano “qui non puoi stare”. Davo fastidio. Non ho le prove - specifica - ma il fatto che davanti alle chiese ci sia sempre un solo mendicante mi fa pensare a un’organizzazione».

Il racconto di Rossi si ferma su un dettaglio che è quello del “guadagno”. «Nel mio cappello molte persone lasciavano cadere qualche spicciolo e gli altri mendicanti si infastidivano perché loro pur prestandosi ad aprire le porte in cambio non ricevevano nulla» insiste il falso accattone secondo il quale i più generosi restano gli uomini.

«L’anziano non si ferma, prosegue dritto» continua Rossi nell’ammettere di aver provato un po’ di imbarazzo a chiedere la carità a persone che potevano avere i suoi stessi problemi.

La sua è stata un’iniziativa autonoma in linea con il suo modo di vedere le cose visto che, nei mesi scorsi, Rossi si era improvvisato portoghese sugli autobus della Saf per verificare quante persone viaggiano senza pagare il biglietto.

E così ha trascorso diverse domeniche seduto davanti ai luoghi sacri. Qui ha teso la mano, esposto il cappello fingendosi bisognoso di aiuto. «Non mi ha riconosciuto nessuno perché quando si avvicinavano i fedeli io abbassavo lo sguardo» rivela assicurando di non aver mai subito alcun tipo di violenza.

Anche chi lo cacciava lo faceva senza esagerare nei toni perché, riferisce, «più di qualcuno mi ha raccontato di non essere in regola con i documenti di soggiorno. Da parte mia c’era il massimo rispetto, tant’è che la domenica successiva cambiavo chiesa e non rispondevo alle provocazioni».

Se c’è una cosa che ha colpito Rossi non è il comportamento di chi, con o senza stampella, tende la mano ai fedeli facendo leva sulla carità cristiana, bensì «l’assenza di controllo: non sono stato avvicinato neppure dall’unità di strada». Detto tutto ciò, Rossi, mediamente, portava a casa «tra 50 e 60 euro a domenica».

La somma complessiva l’ha devoluta in beneficienza. «L’ho consegnata ai frati di Castelmonte» giura e aggiunge: «Adesso che so quanto guadagnano i mendicanti non darò più un euro a chi tende la mano in centro».

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