Ipermercati, negozianti divisi sulle nuove regole «I clienti vanno sul web»
Il debutto ieri è stato nazionale, ma un prologo i centri commerciali della regione l’hanno avuto già nello scorso weekend: con il Friuli Venezia Giulia in zona arancione, l’obbligo del Green pass nei negozi non essenziali era stato introdotto già sabato e domenica e, in questo caso, era necessario il rinforzato, mentre da ieri era sufficiente quello base. L’avvio non ha avuto scossoni, ma non mancano le perplessità per questa misura che, secondo molti, agevolerà ulteriormente le vendite on line.
L’ingresso al centro commerciale non è vincolato dal controllo del Green pass perché rimangono liberi gli accessi ai servizi considerati essenziali quali i supermercati, i negozi di ottica, le farmacie e parafarmacie, i negozi per la cura degli animali, tutte realtà presenti nel centro commerciale di Fiume Veneto. Per questo motivo, come spiegato dalla direttrice Marta Rambuschi, a livello di centro commerciale operativamente non ha portato grossi impegni, in quanto la gestione degli ingressi con Green pass è demandata direttamente ai singoli negozi. Anche se il decreto stabilirebbe i controlli a campione, in molti punti vendita avviene un controllo sistematico del Green pass. Così avviene, ad esempio, alla gioielleria D’Amante. «A tutti quelli che entrano chiediamo il Green pass prima di servirli – ha spiegato Eliana Nuzzaci, responsabile del punto vendita –. La clientela si è dimostrata disponibile e pronta, cellulare in mano, a esibire il certificato verde». Lo stesso vale per il negozio di abbigliamento Oltre. «Sarebbero sufficienti i controlli a campione, ma in realtà lo chiediamo a tutti – ha affermato Elisa Marinetti– soprattutto se non c’è molta gente. Lo scorso weekend, quando la norma valeva in quanto zona arancione, c’era chi non sapeva che occorresse il Green pass rafforzato». Controlli a tappeto anche nei negozi Tim e Vodafone: anche se la richiesta del Green pass a tutti è un impegno in più, lo si fa perché c’è una legge che lo impone e per non rischiare sanzioni. Alla libreria Giunti, dove per la zona arancione il Green pass non era richiesto in quanto punto vendita esente, ieri invece è scattato l’obbligo: qui i controlli sono stati eseguiti a campione.
Anche nel centro commerciale alle porte di Pordenone i controlli vengono eseguiti all’ingresso di ciascun punto vendita: alcuni ne hanno l’obbligo da più tempo, come il bar o il parrucchiere, altri lo hanno sperimentato nel weekend, sempre per l’obbligo del rafforzato in zona arancione, ieri invece sono scattati i controlli come da decreto del governo. Il controllo è sistematico da Calzedonia: all’ingresso di ogni cliente c’è la verifica del Green pass. «Lo chiediamo a tutti e la clientela ha dimostrato di averlo accettato», ha affermato Mariella Romich. Con l’app scaricata nel cellulare, i controlli sono sistematici anche da Intimissimi. «Facciamo i controlli a tutti e per il momento non abbiamo avuto contestazioni o problemi – ha spiegato Elisa Ongaro –. Ci sono arrivate comunicazioni e cartellonistiche da affiggere fuori il negozio affinché tutti i clienti siano a conoscenza delle nuove regole».
In base al Dpcm, è sempre possibile l’ingresso nei supermercati, anche per l’acquisto all’interno di essi di beni non legati a esigenze essenziali e primarie. Così è all’IperCoop all’interno del Meduna, dove la vendita è libera, mentre all’Emisfero all’interno del GranFiume il personale ha spiegato che nel reparto telefonia il Green pass viene controllato. L’obbligo del Green pass base da ieri è vigente anche per l’ingresso in banca, in Posta e negli uffici pubblici. —
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