Isis Malignani, studenti su Fb con i fotomontaggi del preside
CERVIGNANO. Una decina di fotomontaggi surreali che ritraggono il preside dell’Isis Malignani in diversi ruoli, i più disparati. Il dirigente scolastico, Aldo Durì, diventa bersaglio di un gruppo di studenti su facebook e la scuola, per mettere in guardia i ragazzi dai possibili reati in cui si può incorrere anche attraverso la rete, organizza una serie di lezioni con gli esperti. Il preside cervignanese è stato “trasformato”, con indubbio sarcasmo, in un campione di Nba intento a segnare un canestro, in un soldato protagonista di famosi videogiochi, con tanto di elmetto in testa e fucile in mano, in un centauro al volante di una fiammante motocicletta, in un eroe di guerra tutto muscoli e in un banchiere sornione che pubblicizza un famoso gioco di società. Non manca un collage fotografico di Durì con capigliatura “rasta” che fuma uno spinello sotto il cartello “E’ vietato fumare durante l’orario scolastico”.
Decisamente di cattivo gusto il fotomontaggio del preside nei panni di una bambina in una foto simbolo della guerra in Vietnam cui è stata aggiunta la scritta “la foto non ha senso come le mie idee”. Le immagini, pubblicate sul social network, all’interno di un gruppo appositamente costituito, attualmente sono sparite, ma resta l’amarezza del preside. A provocare la reazione della scuola non sono stati tanto i fotomontaggi quanto i commenti piuttosto offensivi che hanno messo nei guai un gruppo di alunni, pare tutti maggiorenni e appartenenti a diverse scuole dell’Isis Malignani.
«Le foto, tranne una, vanno prese per quello che sono – commenta Durì -, sono espressione di uno spirito goliardico e ironico che rientra nella libertà di satira, ma i commenti erano volgari e pesantemente offensivi. Non si poteva accettarli senza fare nulla. Non abbiamo preso provvedimenti specifici, ma abbiamo parlato con le famiglie per mettere i ragazzi di fronte alle loro responsabilità. Ci siamo resi conto che questi studenti non conoscono per nulla la legge in materia e pertanto si è deciso di non denunciare l’accaduto. In un solo caso sono stati presi provvedimenti disciplinari».
Spiega il dirigente: «C’è una assoluta ignoranza relativa all’utilizzo della rete. Per questo ho deciso di attivare una serie di corsi per un corretto utilizzo del web, compresi i social network. Le lezioni saranno proposte il prossimo anno. Si pensa di poter pubblicare di tutto sulla bacheca di facebook, ma non è così». Infine: «Se un professore, un preside o un operatore che lavora a scuola ignorano di essere inevitabilmente bersaglio di prese in giro è meglio che cambino lavoro. Fa parte delle regole del gioco, ma si pretende che questi scherzi rispettino sempre la dignità delle persone».
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