Ispezione della Finanza, dipendenti Dm Elektron a casa in ferie forzate

Lunedì produzione ferma per “agevolare” le Fiamme gialle. L’imprenditore Dario Melchior: «Un’azione fiscale irrituale»

BUJA. Produzione ferma, reparto chiuso e operai in ferie “forzate”. È quanto succederà domani alla Dm Elektron di Buja: l’azienda ha deciso di sospendere l’attività per un giorno, così da «facilitare le operazioni di verifica in corso da parte delle Guardia di finanza».

La comunicazione è stata affissa in bacheca nel weekend, alla vigilia del ritorno in azienda delle Fiamme gialle che la scorsa settimana hanno avviato un’ispezione fiscale relativa alle annualità 2017 e 2019. Passati al setaccio pc e server, ora tocca ai cespiti. Vale a dire a tutte le risorse, materiali e immateriali, di cui l’azienda dispone.

«Dagli impianti produttivi alle sedie». Così ha fatto sapere ieri, con non poco stupore, il proprietario dell’azienda Dario Melchior, confermando la decisione di lasciare a casa le maestranze per l’intera giornata di domani. «Ci è stata annunciata una verifica dei cespiti, sia di quelli presenti in Italia, sia di quelli in Romania. Non mi risulta che nessun’altra impresa – ha dichiarato l’imprenditore – abbia mai subito verifiche di questo tipo. Si tratta di un’azione irrituale e che, per certi versi, sembra far eco ai dubbi sollevati dalla Regione rispetto a ipotetici sostegni pubblici ricevuti dall’azienda. Ma quali?».

Melchior ribadisce che Dm Elektron non ha beneficiato di alcun contributo pubblico. «Nel caso dei 500 mila euro del Frie si tratta di un finanziamento a tasso agevolato che, a scanso di ogni possibile equivoco, è già in corso di restituzione, in quello invece della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione (risalente a qualche anno fa) gli investimenti sono stati spesati tutti dall’azienda. Lo ribadisco, se ci sono dei dubbi non sarebbe più facile chiederne conto direttamente?».

Al netto delle perplessità, l’azienda ha dovuto (e dovrà) fare i conti con l’attività della Guardia di finanza che, domani, tornerà a Buja. Per preparare loro la documentazione, ieri diversi dipendenti, assieme a Melchior, sono dovuti andare al lavoro. Altri (una cinquantina) domani dovranno invece stare a casa. In ferie sì, ma forzate.

E potrebbe non essere l’unico giorno. «Dipenderà dalle necessità della Guardia di finanza. L’ufficio It sta lavorando per loro, come pure l’amministrazione e alcuni tecnici. L’azienda non può lavorare solo con una parte del personale, per questo ho deciso di fermare la produzione domani».

Lo stop riguarda un reparto condannato alla chiusura. I vertici di Dm Elektron hanno infatti confermato alla Regione, nei giorni scorsi, la decisione di spostare la produzione in Romania con la conseguenza di 50 esuberi di personale nel sito di Buja. Esuberi che saranno al centro di un tavolo tra azienda e parti sociali che, nelle intenzioni della proprietà, dovrebbe realizzarsi a stretto giro e portare a una soluzione condivisa entro la fine del mese.

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