Italiana Membrane fallita, in 113 a casa
PASIANO. Quello che si temeva è accaduto. Lo spettro fallimento per l’Italiana Membrane spa di Pasiano e per la controllata Euromembrane Spa di San Vito al Tagliamento si è concretizzato nella sentenza emessa ieri dal tribunale di Pordenone (nel collegio i giudici Pedoja, presidente, Manzon e Petrucco Toffolo).
Lo stesso Petrucco Toffolo è stato nominato giudice delegato: curatore fallimentare per l’Italiana Membrane è il commercialista pordenonese Alberto Poggioli, per Euromembrane il commercialista pordenonese Bernardo Colussi. Per la prima azienda, l’assemblea dei creditori per la verifica dello stato passivo è stata fissata il 29 dicembre (alle 10), per la seconda il 3 dicembre (alle 9.15).
La corsa contro il tempo per evitare il fallimento s’è infranta contro l’impossibilità di dilazionare ulteriormente i tempi procedurali in tribunale. Lo stato di sofferenza dell’azienda principale aveva spinto la proprietà a tentare la strada del concordato, i cui termini erano scaduti giovedì scorso. Venerdì della scorsa settimana l’ennesimo vertice.
A Unindustria s’erano ritrovati la proprietà ed i rappresentanti di due gruppi, uno italiano e uno straniero, interessati a rilevare l’azienda: all’esterno della sede degli industriali i lavoratori di Italiana Membrane avevano dato vita ad un presidio.
«Auspichiamo che il tribunale possa tenere in considerazione l’evolversi degli eventi ed assegnare più tempo alla proprietà per definire il concordato» avevano dichiarato i sindacalisti Giuseppe Pascale della Filtcem Cgil e Gianluca Diana della Femca Cisl E all’azienda ed ai potenziali acquirenti, gli operai di Italiana Membrane avevano mandato a dire che «occorre fare presto», aggiungendo: «Ne abbiamo abbastanza della cassa integrazione e vogliamo lavorare».
Con la decisione del tribunale di Pordenone si aprono nuovi scenari per gli 81 operai ed impiegati dell’azienda di Pasiano (a cui vanno aggiunti i dirigenti, meno di una decina) e per i 26 addetti della controllata di San Vito.
La speranza è che qualcuno si faccia avanti mostrando concretezza nelle intenzioni: la volontà di proseguire l’attività in un settore, quello delle coperture impermeabilizzanti (carta catramata) in cui sono specializzate le due società e che le ha rese famose all’estero (Italiana Membrane esporta in 30 Paesi).
Intanto si vaglierà la possibilità di adottare ulteriori ammortizzatori sociali per i lavoratori, attualmente i cassa integrazione ordinaria. Nel maggio del 2012 era stata attivata la cassa integrazione straordinaria, prevista per un anno, scaduta la quale è stata concessa quella ordinaria. L’azienda ad aprile aveva depositato la richiesta di concordato “in bianco”, simile alla vecchia amministrazione controllata. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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