Kyenge, l’ex Dordolo rincara la dose

Pubblicati insulti sui social network. Mario Pittoni: conosco Calderoli, non è razzista. Ma il capogruppo di Tavagnacco, Raggi, si dissocia: mi fanno vergognare di appartenere al Carroccio
Pagnacco (Udine) 25 Marzo 2012. Congresso Lega Nor con Calderoli.Telefoto Copyright Foto Petrussi
Pagnacco (Udine) 25 Marzo 2012. Congresso Lega Nor con Calderoli.Telefoto Copyright Foto Petrussi

UDINE. C’è chi si vergogna di essere un militante del Carroccio, chi difende a spada tratta Roberto Calderoli, chi si indigna per le sue parole e chi, come l’ex leghista Luca Dordolo, rincara la dose, aggiungendo razzismo ad altro razzismo. Non è unanime la condanna dei militanti Fvg alle “sparate” del vicepresidente del Senato Calderoli contro il ministro Cecile Kyenge. L’ex leghista udinese Luca Dordolo non ha perso tempo per utilizzare i social network e postare frasi razziste. «Solidarietà alla ministra Kyenge subito: quanto costa inviare un casco di banane fino a Roma?», ha scritto su Twitter rafforzando le frasi di Calderoli. Su Facebook invece, Dordolo preferisce condividere un post che recita: «Siamo profondamente sdegnati per i termini offensivi utilizzati da Calderoli nei confronti di una creatura di Dio quale è l’Orango. Riteniamo vergognosi che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un Ministro congolese!».

E si schiera con Calderoli anche l’ex senatore Mario Pittoni, che proprio insieme all’attuale vicepresidente del Senato ha firmato l’ultimo numero di Flash, l’opuscolo istituzionale del Carroccio. «Conosco sufficientemente Calderoli per poter dire che non è razzista – assicura Pittoni –. Ha il gusto per la battuta, che ha volte può non essere felice. Ma sul caso Kyenge, appena resosene conto, ha subito chiamato la ministra per scusarsi».

A prendere le distanze in modo piuttosto netto dalle affermazioni di Calderoli è il capogruppo della Lega Nord a Tavagnacco, Mario Raggi. «Le dichiarazioni di Calderoli sul ministro Kyenge mi hanno fatto vergognare di essere un militante della Lega – spiega –. Dichiarazioni del genere contro una persona di colore, nonché ministro, sono offensive e fuori luogo dette da chiunque, figuriamoci dal vicepresidente al Senato. È giusto ribadire che esiste anche una Lega che si disconosce da questi attacchi beceri, una Lega che vuole tutelare i diritti degli italiani, i diritti del Nord e che rispetta anche le istituzioni e le persone, indipendentemente dalla nazionalità e dal colore della pelle».

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