La “banda della bicicletta” colpisce una pensionata a Udine

Derubata della borsetta (danno di 600 euro) mentre pedalava in via Monte Hermada. È il quarto caso in 3 settimane: ladri giovani e a volto scoperto. Indagano i carabinieri
Udine 23 Agosto 2013 via monte hermada Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO
Udine 23 Agosto 2013 via monte hermada Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO

UDINE. La “banda della bicicletta” ha colpito ancora. Proprio così: giovedì sera, una pensionata è stata avvicinata da una coppia di ladri, entrambi giovani e in sella alle rispettive “due ruote”, e derubata della borsetta mentre, intenta a sua volta a pedalare, percorreva via Monte Hermada. È la quarta vittima di colpi del genere in meno di tre settimane.

L’episodio si è verificato attorno alle 19.30 e ha fruttato ai due - in azione a volto scoperto - un bottino abbastanza sostanzioso, visto che il danno calcolato dalla derubata si aggira attorno ai 600 euro, tra denaro contante, bancomat e altri documenti. È stata la stessa malcapitata, un’udinese di 66 anni, qualche ora dopo il furto, a presentarsi dai carabinieri, nella caserma di viale Trieste, e denunciare l’accaduto. Semplicissima la dinamica dei fatti: ritrovatasi all’improvviso affiancata da due sconosciuti, la pensionata ha avuto a malapena il tempo per realizzare che uno di loro stava allungando la mano nel cestino, che la borsetta era già bell’e che sparita. E i due ladruncoli, lanciati con scatto felino in una fuga senza ritorno, ormai non meno imprendibili.

Del caso, rubricato come l’ennesimo furto con destrezza, si stanno occupando i carabinieri del Norm comandati dal tenente Luca Morrone. Difficile non mettere l’episodio di giovedì in relazione con quelli verificatisi rispettivamente la sera prima, in via Passons, e in quella di Ferragosto, in viale Europa Unita. Gli investigatori, tuttavia, preferiscono non sbilanciarsi e limitarsi a parlare di accertamenti in corso. Le descrizioni fornite di volta in volta dalle vittime, comunque, rappresentano un buon punto di partenza per l’individuazione e la comparazione degli eventuali sospettati.

Mercoledì era toccato a un’impiegata di banca di 33 anni vedersi sfilare la borsa dal cestino della bici. Ad agire, quella volta, era stata una sola persona: un ragazzo che la donna aveva notato passarle accanto fischiettando, un ciclista come tanti insomma, ma che sul più bello le aveva arraffato la borsetta e aveva poi accelerato la pedalata fino a sparire in un batter d’occhio. Insieme a lui, erano spariti anche il taccuino, contenente però soltanto una decina di euro, il telefono cellulare, le chiavi di casa e quelle dell’istituto di credito nel quale l’udinese lavora.

Nel caso della bancaria, così come in quello della pensionata, il furto era stato compiuto sotto lo sguardo impotente delle malcapitate, ma senza contatto fisico con i ladri. Per l’episodio di Ferragosto, invece, è corretto parlare di scippo. Scesa dal treno dopo una gita a Venezia e congedatasi dall’amica che era con lei, una dipendente regionale residente a Gemona era stata all’improvviso spintonata da due ragazzini spuntati in bicicletta lungo viale Europa Unita, poco prima dell’imbocco del sottopasso di via della Cernaia, e di lì a pochi istanti, strattonata da un terzo adolescente che le aveva strappato la borsa di dosso. Dentro c’erano due portafogli, altrettanti cellulari e due mazzi di chiavi. La carrellata era cominciata il 4 agosto, in via del Tunnel, con lo scippo ai danni di una 75enne, e continuata la mattina dopo, con il prelievo di una borsetta dal cestino di una bici a una 72enne in via Cividale.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto