La Brandi s’insedia in giunta: basta liti, ora fatemi lavorare
Il neo-assessore annuncia una linea di continuità con l’ex Alessia Rosolen

UDINE.
Lunedì il primo colloquio con il presidente della Regione, Renzo Tondo. Ieri l’incontro con i funzionari dei servizi che guiderà e l’ingresso ufficiale da neo-assessore al Lavoro nell’ufficio di via San Francesco a Trieste. Angela Brandi, 53 anni, ha afferrato le redini dei referati a Lavoro, Università e Ricerca, Pari opportunità e Politiche giovanili con piglio sicuro. I settori di cui si occuperà non le sono sconosciuti, avendo trascorso quasi due anni a fianco dell’ex assessore, Alessia Rosolen, nel ruolo di capo-segreteria. Un tasto che però, Brandi lo dice con chiarezza, non va battuto oltre: «Non sono qui per caso, ho un curriculum politico e amministrativo che pochi hanno», esordisce l’assessore. Che garantisce continuità rispetto a Rosolen.
Tra le priorità ci sono cassa integrazione e ammortizzatori sociali, ma anche due disegni di legge il cui iter non è concluso: quello sui finanziamenti alle università e sull’autonomia dei giovani. E se il Consiglio, convocato per domani, venerdì e lunedì, avrebbe dovuto esaminare proprio il ddl sugli Atenei, in vista c’è il rinvio. Brandi ha infatti chiesto un po’ di tempo per esaminare a fondo il testo. «A decidere saranno i capigruppo», ha detto ieri Brandi, ricordando che la convocazione dei capigruppo è fissata per giovedì mattina.
Daniele Galasso, capogruppo del Pdl, conferma il rinvio. Il capogruppo del Pd Gianfranco Moretton, pure. «Potrebbe essere bene rinviare – ha affermato Moretton –, anche perché il disegno di legge ha bisogno ancora di essere approfondito». Domani, invece, Tondo comunicherà al Consiglio il cambio in giunta e il Pd promette battaglia, anche con la presentazione di un ordine del giorno.
Lunedì il neo-assessore regionale si è dimessa da consigliere comunale di Trieste, ruolo svolto negli ultimi nove anni, e quindi anche da capogruppo di An-Pdl. Al suo posto entrerà l’aennino Andrea Della Valle alla suo debutto nel municipio di Trieste, mentre il nuovo capogruppo sarà Antonio Lippolis. «Dopo nove anni con il sindaco Roberto Dipiazza – ha commentato il neo-assessore – sono dispiaciuta di lasciare, perché il Comune è l’ente più vicino ai cittadini».
Brandi, dunque, riceve in eredità il “pacchetto” di deleghe che fu di Rosolen. Almeno fino all’11 giugno quando un nuovo vertice di maggioranza, tra Tondo e i segretari Fvg del centrodestra, definirà se sia necessario un rimpasto. Tra le ipotesi ci sono alcuni accorpamenti di deleghe. Come l’Università all’Istruzione, entrambe finirebbero in capo a Roberto Molinaro (Udc), ma anche la Formazione al Lavoro, che verrebbero assegnate a Brandi.
La Lega, con il segretario Fvg Pietro Fontanini, continua a fare pressing per ottenere il Turismo e il Commercio, oggi affidati a Luca Ciriani (Pdl), mentre Tondo vorrebbe “girare” le Autonomie locali, delega della leghista Federica Seganti, all’assessore “tecnico” Andrea Garlatti, che già detiene la Funzione pubblica. Ma la Lega non sembra intenzionata a mollare.
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