La carica dei 1100 a GoBlanc E si pensa all’edizione 2019

Una festa, una grande festa, che è diventata però anche vera e propria occasione per valorizzare, riscoprire e vivere in modo diverso alcuni dei luoghi più belli e carichi di storia della città. È stata ed è questo “GoBlanc”, l’elegante cena in bianco organizzata venerdì sera nello splendido parco di villa Coronini, a Gorizia, dall’agenzia Eventiva in collaborazione con Imagazine e con il supporto del Comune, oltre che con la partecipazione di tante altre attività private della città. E se l’aspetto per così dire “ludico”, o mondano, è sotto gli occhi di tutti – in queste ore le pagine dei social network sono piene di immagini che immortalano i 1100 partecipanti alla cena in bianco –, sul valore della manifestazione come strumento di valorizzazione del territorio vale la pena di spendere qualche riflessione. Giunta alla terza edizione, “GoBlanc” ha riempito la storica piazza Sant’Antonio due anni fa, ed ha animato il parco del municipio (un luogo tanto centrale e alla portata di tutti, a Gorizia, ma probabilmente ancora troppo poco noto e frequentato, malgrado la sua bellezza) nella passata edizione. Per il 2018 la scelta è caduta come detto sul parco del palazzo dei conti Coronini, in viale 20 settembre, che è meta di visite guidate ed è spesso sede di festival e iniziative culturali, ma che raramente è stato sfruttato per eventi come quello dell’altra sera.
«È vero, e so che anche alla Fondazione Coronini ha fatto estremamente piacere vedere i lussureggianti spazi verdi che circondano la villa utilizzati e proposti in questa veste – commenta Eleonora Lulli, titolare di Eventiva –. Il giardino si presta a momenti di festa e incontro come “GoBlanc”, e credo che la nostra cena in bianco abbia contribuito a presentarlo ai goriziani e a tutti i partecipanti da un punto di vista originale». E la stessa operazione di scoperta o riscoperta potrà interessare in futuro altre sedi, visto che “GoBlanc” è ormai iniziativa lanciata e consolidata, tanto da essere già la seconda cena in bianco per importanza e partecipazione in regione, dopo quella di Udine. «E siamo anche tra i più longevi, con ben tre edizioni consecutive di un certo successo – osserva Lulli –. Di certo è sempre più complicato oggi trovare delle location adeguate, specie con numeri tanto importanti, perché vanno rispettate le leggi molto precise in materia di sicurezza. Però Gorizia ha ancora diversi spazi che riteniamo possano essere adatti, e dopo aver valorizzato negli ultimi due anni altrettanti splendidi giardini, chissà che anche in futuro non si possa fare lo stesso con altre aree verdi della città».
Il pensiero, chissà, corre al parco di Piuma o alla Valletta del Corno, o ancora all’area del Castello e del suo borgo. Staremo a vedere. Intanto, tornando al bilancio della serata di venerdì, come detto è stato fissato a quota 1100 il nuovo record di iscritti, tra i quali c’erano anche gli assessori Roberto Sartori e Marilena Bernobich.
«Abbiamo avuto ospiti anche da fuori città, e dalla Slovenia – conclude Eleonora Lulli –, c’è chi ha allestito addirittura un gazebo, e si è ballato fino all’1. I momenti emozionanti non sono mancati, ma resterà negli occhi di tutti soprattutto l’accensione contemporanea delle mille stelline scintillanti». —
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