La Carnia dice grazie a chi l'ha aiutata nei giorni dell'alluvione
TOLMEZZO. Si sono ritrovati tutti al teatro Candoni per ringraziare le persone che sono intervenute durante l’alluvione di fine ottobre sul territorio del comune di Tolmezzo. In sala i volontari della Protezione civile ma anche i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, la Forestale, gli operai e i funzionari comunali, gli agenti della Polizia locale e tutte le persone che, ininterrottamente e con grande spirito di sacrificio, hanno prestato l’opera di soccorso durante gli eventi calamitosi che hanno colpito così duramente il territorio.
Sul palco del Candoni nella serata organizzata dall’amministrazione di Tolmezzo, il sindaco ha consegnato le spille del Comune ai volontari della Protezione civile come segno di gratitudine della comunità per quanto fatto. È toccato al coordinatore del gruppo della Protezione civile del gruppo di Tolmezzo Alessandro Vettorato illustrare gli interventi compiuti da una cinquantina di volontari in quei giorni, nel comune di Tolmezzo, prima, e negli altri territori colpiti, poi.
«A 17 dei nostri volontari – ha spiegato Vettorato – se ne sono aggiunti altri da Cividale, Premariacco, Pozzuolo, dal distretto Carso Isonzo e non solo. All’inizio, abbiamo definito turni di 6 ore, ma poi siamo andati avanti a oltranza per una settimana pur di garantire il trasporto del materiale, il sopporto alla viabilità e agli interventi sulla frana fra Forni di Sopra e Forni di Sotto».
L’intervento del coordinatore è finito con un appello ai giovani, chiamati a far crescere il gruppo comunale di Protezione civile con nuove adesioni. Sul palco hanno preso posto tanti dei protagonisti dello sforzo corale che ha caratterizzato quei giorni. «I volontari, così come i dipendenti comunali e i professionisti non hanno conosciuto orologio – ha detto Brollo – sono stati a disposizione giorno e notte per i cittadini, perciò ho inteso ringraziarli pubblicamente, anche per far percepire alla gente che c’è una rete di competenze che “veglia” su di loro e sul nostro amato territorio».
Dalla città bavarese di Simbach, gemellata con Tolmezzo, è giunto il collegamento con Bernhard Großwieser, cittadino onorario di Tolmezzo che, in seno alla comunità, sta effettuando una raccolta fondi. «La nostra associazione coltiva da un decennio l’amicizia con Simbach – ha spiegato Nelio Lipparini, presidente degli Amici di Simbach –, si mobilitò con una colletta nel 2016 in occasione dell’alluvione in Germania che causò nove vittime. Altrettanto hanno voluto fare i nostri amici di Simbach che hanno avviato una raccolta di fondi». Lipparini è intervenuto assieme alla vicepresidente Giovanna Filippi per presentare l’iniziativa.
Emblematica la ricostruzione della pieve di San Floriano, raccontata attraverso le immagini dai vigili del fuoco del distaccamento di Tolmezzo che, scandite dal racconto di monsignor Angelo Zanello hanno illustrato la vertiginosa opera di sistemazione del tetto, un esempio di gioco di squadra perché parte del materiale è stato messo dal Comune, il volo in elicottero è stato organizzato dalla Protezione civile regionale, il legname è stato fornito dalla segheria tolmezzina Rovis e i vigili del fuoco hanno operato in prima persona.
Ma non vanno dimenticati gli operatori del Soccorso alpino della Guardia di finanza e i volontari del Soccorso alpino che hanno raggiunto persone isolate per portare assistenza e medicinali.
E poi c’è stata l’assistenza agli automobilisti bloccati, come ha ricordato il comandante della Polizia locale dell’Uti Alessandro Tomat che ha coordinato gli uomini su tutte le valli con interruzioni e riaperture di strade che si succedevano a ritmo altissimo. Prezioso l’intervento degli alpini rappresentati dal coordinatore della protezione civile della sezione carnica Ana, Graziano Petris.
Sorvegliata speciale in questo frangente è stata la frana di Cazzaso, come ha spiegato il funzionario del Comune di Tolmezzo Valentino Pillinini intervenuto assieme a Mauro Paschini responsabile del servizio manutenzione e di Sandro Macuglia del medesimo servizio, fondamentale nel gestire l’emergenza.
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