La casa di riposo a Rivignano diventerà realtà in dicembre

TEOR. Era diventata una cattedrale nel deserto. Da molti, troppi anni. Abbandonata, in palese stato di degrado, presa di mira da vandali. Per dicembre, burocrazia permettendo, la casa di riposo di Rivignano sarà pronta ad accogliere 120 ospiti e a dare lavoro a un’ottantina di dipendenti.
Come? Il gruppo Zaffiro, realtà di eccellenza nel settore sanitario-assistenziale, ne ha formalizzato l’acquisto da Mediocredito.
«Il nostro obiettivo – spiega l’amministratore delegato Gabriele Ritossa – è quello di completare e di terminare il necessario intervento di sistemazione alla struttura, rimasta ferma per diverso tempo. Abbiamo sempre lavorato in stretta sinergia con il territorio e speriamo che la casa di riposo di Rivignano diventi un punto di incontro e di aggregazione».
Si tratta di un investimento complessivo che si aggira sui 10 milioni di euro. L’apertura della casa di riposo rappresenta un’opportunità per l’intero Medio Friuli e non solo. La realizzazione, iniziata nel 2004, si era fermata sei anni dopo a causa delle difficoltà economiche che aveva dovuto affrontare la precedente società costruttrice.
Ora, dunque, la svolta. Entro l’anno, quindi, la struttura aprirà finalmente le sue porte. «Puntiamo a dare servizi ottimi – continua Ritossa –, coinvolgendo sempre i parenti dei nostri ospiti. La nostra peculiarità è quella di non esternalizzare i servizi, ma di gestirli direttamente mettendo sempre al centro i nostri ospiti».
Una notizia, quella dell’acquisto della casa di riposo, accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale. Lo conferma il sindaco Mario Anzil. «Siamo molto soddisfatti – tiene a sottolineare il primo cittadino – sia per i servizi offerti, sia per la comunità, sia per l’indotto. Come amministrazione abbiamo seguito tutto l'iter cercando di contribuire alla risoluzione dei problemi che si protraevano dopo anni causati dalle difficoltà economiche dei precedenti costruttori».
Una struttura, questa, che promette non soltanto di arricchire l’offerta assistenziale regionale di una nuova casa di riposo, ma anche di creare posti di lavoro sul territorio.
La congiuntura economica, poi, si era abbattuta sulla società costruttrice facendo arenare tutto. Ma adesso si riparte. Adesso c’è un nuovo inizio. Per gli ospiti, per la comunità, per Rivignano e per un intero territorio, quello del Medio Friuli.
Ancora qualche mese per completare i lavori e poi la struttura sarà finalmente pronta e fruibile. Quella che era diventata una cattedrale nel deserto in stato di degrado sta per trasformarsi in un autentico punto di riferimento in Friuli Venezia Giulia.
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