«La Chiesa si è rinnovata ma patisce miserie umane» FOTO

L’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato nell’omelia pasquale in Duomo ha ricordato l’umile e straordinario gesto di rinuncia di Benedetto XVI e lo spirito di novità avvertito con l’arrivo di Papa Francesco.
udine 31 marzo 2013 messa in duomo Copyright Petrussi press Turco
udine 31 marzo 2013 messa in duomo Copyright Petrussi press Turco

«La Chiesa cattolica ha dato prova di risorse di rinnovamento profondo a cominciare da quelli che, in linguaggio politico, potremmo definire i vertici istituzionali». Lo ha detto oggi l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato, nell’omelia di Pasqua. La Chiesa, ha continuato Mazzoccato, «patisce e non nasconde tante miserie e debolezze umane, a volte così pesanti da far presagire, da parte di commentatori sociali e politici, un suo ineluttabile declino; se dovesse far ricorso alle sue risorse umane, il declino della Chiesa sarebbe già segnato e non da ora». Per l’arcivescovo, invece, «cominciando dall’umile e straordinario gesto di rinuncia di Benedetto XVI del suo ministero petrino, si è avvertito nella Chiesa uno spirito di novità inattesa sfociata nella scelta, da parte dei Cardinali di tutto il mondo, di Papa Francesco».

«E’ lo Spirito dell’Amore di Dio che a Pasqua ha rigenerato il corpo crocifisso e fisicamente irrecuperabile di Gesù. E continua a ringiovanire la Chiesa, nonostante le pesantezze umane, risvegliando in essa la novità del Vangelo - ha continuando il presule nel corso della cerimonia in un Duomo gremito -. In questa Pasqua, preghiamo con umile sincerità perché lo Spirito dell’Amore di Gesù entri anche in noi e rigeneri i nostri pensieri, interessi, desideri, sentimenti. L’amore di Gesù rende nuovi e chi è nuovo nel cuore sorprende chi gli è vicino anche se da decenni vive con lui. Questo è lo spirito della Pasqua che auguro a tutti voi». (c.r.)

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