La classifica degli ospedali, voti più modesti per San Daniele e Palmanova

UDINE. Fatta eccezione per un appunto riferito ai tempi di attesa, le recensioni lasciate dagli utenti sul sito sono tutte a cinque stelle.
Un discreto biglietto da visita per l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine che si guadagna un ottimo piazzamento sul sito thatmorning.com e nella valutazione generale come struttura ospedaliera spunta un punteggio di 8.1 su una scala da 1 a 10.
Udine incarna dunque l’eccellenza regionale e si colloca per un soffio al di sotto dell’Azienda ospedaliero universitaria ospedali Riuniti Di Trieste - Cattinara che raccoglie un rating di 8.2. Ben inferiore la valutazione complessiva degli altri ospedali della regione, a partire da quello di Gorizia che, con un punteggio di 5.8, viene definito «nel suo complesso sotto la media».
Va un po’ meglio per il Santa Maria degli Angeli di Pordenone, promosso con un 7.9, che complessivamente viene valutato come «molto buono».
Passando in rassegna i reparti del nosocomio friulano, a fare incetta di valutazioni positive sono la cardiochirurgia, la cardiologia, la chirurgia generale e la chirurgia maxillo facciale, definiti «ottimi reparti», dove i pazienti ogni giorno usufruiscono dell’assistenza medica per un tempo che va dai 21 ai 28 minuti, mentre quella infermieristica va da un minimo di 2.1 a un massimo di 3.2 ore.
Simile il rating per l’hospice cure palliative, la medicina interna, la neonatologia, la neurologia e l’oncologia dove la degenza media è di 12 giorni.
Ottima la valutazione con ampi tempi di assistenza anche per ostetricia-ginecologia, otorinolaringoiatria e unità spinale vascolare. Un’altra eccellenza udinese è quella della terapia intensiva, dove l’assistenza infermieristica giornaliera garantita supera le 12 ore.
Si devono accontentare di valutazioni ben più modeste gli altri ospedali della provincia, per i quali il punteggio è al di sotto della media.
Così il presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di San Daniele (6.3), l’ospedale di Palmanova (5.8) e quello di Tolmezzo (5.4). Ancora più bassa la valutazione attribuita all’Istituto di medicina fisica e riabilitazione Gervasutta cui viene attribuito un 4.9.
«Questa struttura – è il commento – risulta nel suo complesso sotto la media. È un ospedale grande e questo è un vantaggio perché le strutture più grandi generalmente possono sostenere i costi delle professionalità e delle tecnologie necessarie a garantire il massimo livello di efficienza e sicurezza.
Un ospedale poco specializzato – si precisa però – che gestisce pochi pazienti o che ha tanti reparti poco specializzati». Scarse le recensioni lasciate sul sito dagli ex pazienti, ma in gran parte positive.
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