La corsa a ostacoli delle cessioni dei crediti, le banche: Serve subito il decreto

Graffi Brunoro sollecita l’estensione della finestra temporale. Il rincaro incontrollato dei prezzi mette in difficoltà i privati 

Udine 11 maggio 2017. Convegno ConfCooperative © Foto Petrussi
Udine 11 maggio 2017. Convegno ConfCooperative © Foto Petrussi

Non solo le imprese ma anche le banche attendono la conversione in legge del decreto Aiuti. Quel passaggio serve per sbloccare il plafond e riprendere ad acquistare i crediti fiscali.

In questo modo la gente riprende, a sua volta, a progettare e a realizzare gli interventi di adeguamento energetico negli edifici. In quella che da tempo si configura come una corsa a ostacoli ogni passaggio è concatenato all’altro.

«Stiamo attendendo di avere certezze sull’ulteriore cedibilità dei crediti» conferma il presidente di Bcc Primacassa, Giuseppe Graffi Brunoro, secondo il quale riuscire a vendere i crediti che le banche hanno incamerato potrebbe non risultare così semplice come può apparire.

«Le banche hanno i plafond esauriti e dovranno verificare se un’impresa particolarmente florida è disponibile ad acquistare un po’ di crediti» insiste il presidente dimostrandosi fiducioso, ma auspicando che in corso di conversione del decreto «venga allungata la finestra temporale in cui queste cose possono accadere».

Anche Graffi Brunoro, come i costruttori e gli artigiani, si sofferma sulle difficoltà a cui stanno andando incontro molti privati. «Noi abbiamo esaurito il plafond lo scorso Natale, se un cliente previdente mi aveva prenotato la cessione di un credito di imposta di 100 mila euro oggi rischia di spenderne 120 mila euro per effetto dell’aumento dei prezzi».

Pure questo è un altro problema da non sottovalutare: i rincari delle materie prime stanno raggiungendo livelli davvero impossibili.

Graffi Brunoro ne fa una questione di previsioni corrette: «Chi si era premurato di prenotare per tempo le somme corrette arriva in fondo senza problemi, chi invece è arrivato lungo e non ha prenotato, oggi, si trova in difficoltà».

Chiariti questi aspetti, il presidente delle Bcc Primacassa assicura che l’istituto cercherà di dare una mano ai clienti storici impegnanti nella corsa a ostacoli del super bonus del 110 per cento. 

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