La Corte dei conti: Regione virtuosa nella gestione del debito

La relazione sul rendiconto generale 2012. Il consigliere della sezione di controllo regionale della Corte dei Conti, Fabrizio Picotti: l’alta spesa pro capite per la sanità in regione risulta essere «una preoccupante risultanza». Il Procuratore Zappattori: più controlli sulle società partecipate, ora sono evanescenti

TRIESTE. La gestione del debito della Regione Friuli Venezia Giulia è stata «virtuosa». Lo ha detto il consigliere della Sezione di controllo della Corte dei Conti, Fabrizio Picotti, nel corso della relazione sul rendiconto generale 2012. «Tenendo conto delle risultanze riferite al 31 dicembre 2007 - ha indicato Picotti - la diminuzione del dato rappresentato dalla somma del debito effettivo e del debito potenziale complessivo è pari a 549,8 milioni, corrispondente a una diminuzione del 25% dal 2007».

Con riferimento al dato 2008 «la riduzione dell’indebitamento complessivo - ha concluso il consigliere della Corte - è di 340,9 milioni».

In vece l’alta spesa pro capite per la sanità in Friuli Venezia Giulia risulta essere «una preoccupante risultanza», sempre secondo il consigliere della sezione di controllo regionale della Corte dei Conti, Fabrizio Picotti.

La spesa sanitaria, è stato ricordato, «si colloca su alti livelli, con un trend molto più elevato rispetto a quello dell’aggregato delle altre Regioni d’Italia e del valore Italia». La sezione di controllo evidenzia che il Friuli Venezia Giulia si pone, in particolare nella sua evoluzione più recente relativa agli andamenti negli anni 2010 e 2011, su valori molto elevati: nel 2011 a quota 2.074 euro rispetto al valore medio italiano di 1.851 euro.

Nella graduatoria di chi spende di più in sanità il Friuli Venezia Giulia è superato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e dalla Valle d’Aosta.

Secondo il Procuratore regionale della Corte dei conti, Maurizio Zappatori, in Friuli Venezia Giulia «va evidenziata la necessità di rafforzare controlli che appaiono evanescenti». L’esigenza è stata sottolineata nel corso della requisitoria connessa al giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2012. «L’assenza di un controllo strategico e di gestione - ha notato Zappatori - determina situazioni critiche in riferimento all’investimento finanziario concernente le attività economiche che vengono gestite dalla Regione attraverso le società partecipate in house».

In particolare, per quanto riguarda le partecipate, «il modello societario - ha aggiunto Zappatori - costituisce per i contribuenti più un pericolo che un’opportunità».

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