La Croce Rossa è pronta: in Friuli 8 mila test sierologici destinati all’indagine gestita dall’Istat

Si attende solo un decreto, che servirà a definire puntualmente i passaggi dell’indagine epidemiologica e limare gli ultimi dubbi legati alla gestione dei dati sensibili del campione rappresentativo individuato dall’Istat. Poi la Croce Rossa, anche in Friuli Venezia Giulia, inizierà a contattare gli 8 mila corregionali scelti dall’istituto di statistica per i test sierologici a campione: l’elaborazione dei dati raccolti servirà di fatto a mappare il Belpaese per capire il reale impatto che il Covid-19 ha avuto in questi mesi lungo lo Stivale, in particolare in termini di diffusione. Il test che sarà utilizzato per l’indagine epidemiologica sarà di tipo quantitativo: serve un prelievo di sangue, che viene analizzato in laboratorio; l’analisi individua le quantità di anticorpi prodotti.
CORONAVIRUS, I DATI
Sarà proprio il comitato regionale della Cri Fvg a gestire in regione la fase di contatto con i “campioni”, di cui ha già acquisito dall’Istat i nominativi. «Attiveremo un centralino con 20-25 operatori che lavoreranno sulle otto ore – spiega la presidente del comitato regionale della Croce Rossa, Milena Cisilino –. Contiamo di esaurire questa prima parte dell’operazione in una dozzina di giorni». A partire da quando? Ancora non si sa. L’indagine epidemiologica voluta dal governo sarebbe dovuta partire lunedì, ma un nodo legato alla privacy dei soggetti individuati per partecipare al monitoraggio ha congelato lo start. Servirà un decreto che arriverà con tutta probabilità nei prossimi giorni.
Gli operatori della Cri contatteranno le persone interessate direttamente al telefono, informandoli della possibilità di sottoporsi al test sierologico. In caso di risposta affermativa, i soggetti saranno sottoposti anche a un questionario, prima di ricevere le indicazioni su orario e struttura prescelta per il prelievo, che verrà effettuato nei laboratori individuati dalle Aziende sanitarie.
I test sierologici vanno alla ricerca degli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le IgG, significa che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus.
L’indagine epidemiologica, dunque, permetterà di identificare anche chi fino a qui non ha avuto la riprova scientifica della propria positività: gli asintomatici, ma anche le persone entrate a contatto con i positivi per le quali si è deciso di non procedere al tampone, quando questi scarseggiavano e andavano somministrati anzitutto alle persone che presentavano sintomi chiaramente riconducibili al Covid.
PER APPROFONDIRE:
La Croce Rossa, peraltro, «si è messa a disposizione per fornire anche altre attività a supporto, dalla somministrazione dei test a domicilio, alle campionature, al trasporto del materiale, eventualmente anche per supportare l’attività di prelievo nei laboratori», indica la presidente della Cri del Friuli Venezia Giulia, che in questi mesi di emergenza ha messo in campo oltre 3 mila tra addetti e volontari per rispondere alle esigenze del territorio.
Ottenuto il via libera da Roma, sarà attivata una campagna informativa ad hoc per spiegare i perché dell’indagine epidemiologica e illustrare le modalità con le quali i test sierologici verranno somministrati, anche per evitare il rischio che le telefonate degli addetti della Cri vengano scambiate per tentativi di truffa da persone malfidate.
«In ogni caso non suoneremo alle porte dei cittadini, ma li inviteremo a raggiungere per il test le strutture accreditate», specifica ancora Cisilino.
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