La democrazia e i suoi doveri

Paolo Mosanghini
Udine 29 Aprile 2018 elezioni nella foto Cecotti © Petrussi - Bressanutti
Udine 29 Aprile 2018 elezioni nella foto Cecotti © Petrussi - Bressanutti

UDINE. «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico». Frasi vergate nell’articolo 48 della Costituzione.

C’è un motivo per non votare? Forse ce n’è più d’uno. Ma ce ne sono molti di più che, al contrario, spingono a farlo tra domenica 2 e lunedì 3 aprile.

Il voto delega una classe dirigente a governare un’istituzione, in questo caso la Regione e molti Comuni. È lo strumento che tutti abbiamo a portata di mano per dire la nostra. Sfogarsi nei contesti inopportuni è un esercizio inutile e anche sbagliato, bombardare attraverso i social con banali luoghi comuni non dà risultati, semmai alimenta altri luoghi comuni.

Diamo per assodato che il diritto di voto c’è e che pertanto se ci va andiamo al seggio, altrimenti lasciamo che a decidere per noi siano altri, salvo poi lamentarci.

È rispettoso e doveroso valutare quali lotte sono state fatte per ottenere il voto. Ai nostri nonni sarebbe risultato inammissibile, ingiustificabile, incomprensibile non esercitare un diritto che è anche un dovere.

Votare è una delle forme di libertà individuale più importanti che abbiamo e una delle massime forme d’espressione democratica. Dà voce alle nostre idee e alla speranza che siano ascoltate. Dobbiamo schierarci fermamente a favore della democrazia e il modo migliore per farlo è votare alle elezioni.—

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