La dirigente scolastica detta regole e galateo per i gruppi whatsapp

La scuola al tempo delle chat: la rivoluzione digitale 4.0 va avanti nell’istituto comprensivo Cantarutti di Azzano Decimo, che rilancia i gruppi Whatsapp dei genitori. In attesa delle regole istituzionali sulle app, ci sono i consigli in dote all’anno scolastico 2019-2020. «A tutti i genitori del comprensivo – la dirigente Rita Esposito ha spedito la circolare 95 –, ai docenti referenti di plesso, consiglio d’istituto, comitato genitori e Scuola oggi a Fagnigola: siamo in attesa di regolamentare la chat nelle sedute consiliari. Certa di far cosa gradita, offro alle famiglie orientamenti e suggerimenti».
«L’utilizzo di chat di gruppo su Whatsapp con servizio gratuito di messaggistica istantanea può essere un utile strumento per scambiare informazioni che riguardano la vita scolastica dei figli – la dirigente indica gli orientamenti –. È utile la gestione e la mediazione da parte di uno o due amministratori del gruppo per definire regole e finalità. È utile presentarsi con un’immagine di profilo, per esempio inserendo una foto, per essere identificabili».
I genitori non sono obbligati a far parte di un gruppo Whatsapp. «I genitori che non ne fanno parte saranno informati attraverso altri canali – ha assicurato Esposito –. Va utilizzato sempre un linguaggio semplice, conciso, educato e rispettoso e i messaggi devono essere pertinenti con le finalità del gruppo. Le chat di sezione-classe servono a condividere informazioni e consolidare positivamente le comunicazioni nel mondo scolastico». Vietato il gossip: «Gli episodi problematici vanno gestiti con altre modalità – suggerisce Esposito –. Non vanno raccontati fatti personali o di altri e va posta attenzione all’eventuale doppio ruolo di genitore e dipendente scolastico. Il gruppo non è una chat privata: se c’è l’esigenza di comunicare con qualche genitore, è opportuno scrivere in privato».
App vietate agli alunni: «Non fare accedere i figli al gruppo Whatsapp – raccomanda la dirigente –. Se hanno bisogno di informazioni sui compiti, contattino un compagno di classe. Bisogna poi evitare di innescare spiacevoli discussioni: se due genitori litigano, è buona norma evitare di alimentare la discussione». —
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