La festa sul Nonsel apre una nuova stagione per Pordenone

Le proteste del sabato mattina per il traffico sono state spazzate via dalle migliaia di persone che si sono succedute nei tre giorni e che, nonostante le incertezze del meteo, hanno fatto dell’evento un successo collettivo

PORDENONE. Migliaia di persone. Migliaia di persone conquistate da una ricetta semplice – quella della festa popolare – declinata in un ambiente naturale, il lungofiume, che ha allargato il cuore di Pordenone oltre le vetrine dei corsi, oltre le abitudini.

La festa sul Nonsel che si è chiusa ieri sera con il concerto e lo spettacolo di luci, apre una stagione nuova per Pordenone. E non solo in senso meteorologico. La festa regala una nuova estate alla città, quella di chi ha voglia di vivere in modo nuovo luoghi e momenti ripartendo dal fiume, il Noncello.

«Credo che dopo l’esperienza di quest’anno, più che di festa sul Nonsel dovremo parlare di festival del Noncello, una manifestazione da consolidare nei contenuti, con una formula – quella che ha portato alla chiusura della Rivierasca – che la città ha mostrato di condividere» sancisce il sindaco Claudio Pedrotti.

Le proteste del sabato mattina per il traffico sono state spazzate via dalle migliaia di persone che si sono succedute nei tre giorni e che, nonostante le incertezze del meteo, hanno fatto dell’evento un successo collettivo.

«Lo spettacolo delle fontane, ha richiamato migliaia di persone all’imbaracadero – commentava ieri mattina il presidente della Pro Pordenone, Giuseppe Pedicini, al lavoro di buon ora per dar corso alla festa –. Credo che aquest’anno l’imbarcadero sia stato consacrato come l’arena naturale in cui ospitare gli eventi della città». Un tema che naturalmente darà da dibattere agli organizzatori e alla politica.

«Abbiamo in casa un tesoro: impariamo ad accorgercene»

Super soddisfatto il presidente della pro loco Gian Franco Tonus. «Ci sono stati tantissimi visitatori – evidenzia – anche dal Veneto: Treviso, Oderzo, Belluno, oltre che dal resto del Friuli. E ci hanno detto: finalmente una festa popolare a Pordenone». Ottimo il riscontro della promozione via web, affidata a Sei di Pordenone se. «Abbiamo avuto 40 mila visualizzazioni – spiega Alessandro Da Re –. Al di là di alcune questioni organizzative che sicuramente possono essere migliorate, la sperimentazione di quest’anno ha dato risultati di molto superiori alle attese. Tutti gli eventi organizzati nelle varie ore del giorno hanno fatto il tutto esaurito. Abbiamo dovuto ripeterli più volte».

Altro risultato importante secondo Da Re è il fatto che «tante associazioni hanno lavorato assieme, ciascuna con le proprie peculiarità e capacità, e questo è stato un banco di prova molto importante».

Un banco di prova per tutta la città «che si è riappropriata del suo fiume e che ha mostrato di avere voglia di ritrovarsi» sottolinea Da Re.

E a festeggiare nel fine settimana sono stati anche i residenti del centro che hanno mostrato insofferenza per gli eventi di grande richiamo – l’ultimo dei quali il mercato europeo – a orari non stop. La festa sul Nonsel è stato anche un test per i pordenonesi abituati a muoversi solo in auto. Al di là del disorientamento delle prime ore – ma solo da chi non era informato –, gli altri si sono adeguati. E a fronte di una città vivace e attraente hanno fatto volentieri anche qualche metro in più a piedi. Salute per il corpo e lo spirito.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto