La gipsoteca Pitter nella palazzina Ferro

AVIANO. La Fondazione Friuli (ex Fondazione Crup) ha finanziato con 7.500 euro il restauro delle 50 opere dello scultore di origine avianese Riccardo Pitter donate alla comunità per costituire una...

AVIANO. La Fondazione Friuli (ex Fondazione Crup) ha finanziato con 7.500 euro il restauro delle 50 opere dello scultore di origine avianese Riccardo Pitter donate alla comunità per costituire una gipsoteca nella palazzina Ferro. La stessa cifra la metterà il Comune di Aviano, e questo consentirà di realizzare la struttura.

La riscoperta di Pitter risale al 2014 con l’incarico allo storico Matteo Gardonio di realizzare una pubblicazione sullo scultore nell'ambito di un progetto culturale volto alla valorizzazione degli artisti locali. Riccardo Pitter, nato a Castel di Aviano nel 1899 e morto a Milano nel 1976, era stato uno scultore particolarmente attivo nella Milano del Novecento. Fu tra i pochi “ragazzi del ’99” che riuscì miracolosamente a scampare a una fucilazione durante la prima Guerra mondiale. Dopo l’esperienza nelle cave avianesi, dove il padre era scalpellino, nel 1920 si era trasferito a Milano, frequentando l’atelier di Adolfo Wildt e Castiglioni, noti scultori dell’epoca. Sue opere si trovano a Gallarate, Busto Arsizio, Monza, Lodi, Saronno e Caravaggio, per citare alcune località in cui sono esposte. Tornava spesso ad Aviano. A lui si deve, tra l’altro, la figura dolente nel monumento ai Caduti di piazza Duomo.

Nel 2015 la figlia Giuliana Pitter Bombelli, aveva donato al Comune un cospicuo numero di opere per mantenere unita la collezione, proponendo l’allestimento di una gipsoteca nella palazzina Ferro, acquistata e ristrutturata dal Comune per farne sede di mostre e altri eventi culturali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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