La giunta trova 1,5 milioni per il rilancio della Cultura

Stabiliti i criteri per assegnare le risorse alle attività di interesse regionale. Torrenti: ripristinato un capitolo in sofferenza. A luglio stanzieremo i fondi

UDINE. La giunta regionale ha stabilito le modalità di assegnazione del milione e mezzo di euro recuperato tra le pieghe del bilancio e destinato al sostegno dell’attività di enti culturali e di spettacolo. Una boccata di ossigeno per tutti quei sodalizi che ricevono contributi nell’ambito della legge 68 del 1981, che pareva destinata a non essere rifinanziata a causa della spending review.

Tre gli ambiti di intervento individuati: l’attività istituzionale programmata per il 2013 da enti culturali e di spettacolo riconosciuti di interesse regionale (ai sensi della legge 17/2008), i progetti per eventi e iniziative culturali pensati per la diffusione della conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Fvg (ai sensi della legge 68/81) e i programmi di attività istituzionale previsti da altri enti culturali e di spettacolo che operano in modo stabile e continuativo nei settori del cinema, dell’audiovisivo, del teatro e della musica.

Per ora, con la delibera approvata nei giorni scorsi e inerente al “Programma straordinario di partecipazione finanziarie della Regione ad attività di interesse regionale”, si rendono disponibili risorse soltanto per il primo ambito, con l’impegno di reperire fondi aggiuntivi durante l’anno, dando priorità alle iniziative del secondo ambito.

«Con questa delibera – afferma l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti – abbiamo riallineato la disponibilità finanziaria per questi ambiti della cultura, che avevano subito forti tagli in passato. Se ci sarà il via libera da parte del Consiglio regionale – aggiunge Torrenti – dopo il 20 luglio potremo procedere alla definizione del riparto, con i punteggi assegnati alle varie realtà che hanno presentato domanda che saranno convertiti in euro».

Un provvedimento che, rifinanziando i capitoli della legge 68/81, rimasti a secco per i tagli della scorsa legislatura, accontenta quei sodalizi culturali operanti in ambito teatrale, cinematografico, artistico e umanistico che nei mesi scorsi si erano fatti sentire per la scarsa disponibilità finanziaria imposta dall’ex giunta di Renzo Tondo.

Per poter accedere a queste risorse, vanno tenuti in considerazione quattro distinti parametri: la stabilità degli organi istituzionali e la coerenza della struttura organizzativa-gestionale (da 4 a 6 punti), l’adeguatezza della dotazione strutturale (da 1 a 11 punti), l’equilibrio e l’assetto finanziario (da 1 a 18) e la rilevanza culturale delle attività organizzate (da 16 a 65). Sulla base dei punteggi ottenuti, i vari enti culturali e di spettacolo avranno diritto a stanziamenti da 32.500 a 60 mila euro, da 25 a 32 mila euro e da 12.500 a 24.500 euro. Parametri che non hanno subito modifiche rispetto agli anni scorsi.

Nella delibera regionale si fa cenno a una disponibilità di risorse pari a 1.362.500 euro, una parte delle quali però già impegnate. In particolare, 200 mila euro andranno alle province e ai comuni capoluogo per il finanziamento di progetti e di iniziative culturali di interesse regionale, 15 mila euro al Comitato “Carnevale carsico”.

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